A Sant’Angelo dei Lombardi il forum delle associazioni. Martedì la risposta della Regione.
<<Giù le mani dall’acqua, dalla terra, dall’aria>>: è stato il tema del primo meeting interprovinciale tra i comitati interessati alle battaglie in difesa dell’ambiente. Trentasei associazioni, provenienti da varie province, si sono ritrovate a Sant’Angelo dei Lombardi, nell’atmosfera del Goleto, per presentare e cercare soluzioni alle grandi problematiche che riguardano lo sviluppo e gli elementi fondamentali della natura. L’incontro, nel cuore dell’Alta Irpinia, area già martoriata sotto il profilo dell’impatto ambientale, ha rappresentato l’occasione per stilare un documento comune e far sorgere la prima anagrafe dei gruppi impegnati nella tutela del paesaggio e di quelle forme si sviluppo che mirano a salvaguardare i territori.
<<E’ iniziato – annuncia Angelo Verderosa, promotore del confronto – un cammino civico. I cittadini presentano le soluzioni dei problemi alla politica e attraverso un albero, simbolo della terra, racchiudono le criticità e le proposte per un avvenire verde>>. Nell’assemblea organizzata dal comitato civico di Sant’Angelo dei Lombardi – ieri il Comune ha espresso il rifiuto ufficiale alle trivelle –, dal comitato <<No Petrolio in Alta Irpinia>> e dall’<<Albero Vagabondo>>, un ruolo primario ha avuto il tema relativo all’acqua, che in questi giorni è al centro del dibattito e dello scontro politico dopo la presentazione del disegno di legge della Regione sul riordino degli ambiti idrici ottimali. A ribadire ad alta voce l’ulteriore taglio per l’Irpinia, è Sabino Aquino, idrogeologo e dirigente dell’Alto Calore Servizi, il quale ha spiegato come la nuova regia delle acque può mettere in pericolo l’intero sistema: <<In questo modo si rischia di perdere la battaglia della Pavoncelli e di subire un’ulteriore decurtazione che certamente questa provincia non merita. La Valle del Sele rappresenta un’eccellenza e per tale ragione deve essere gestita dalle comunità locali>>. Nella mattinata di martedì si svolgerà un importante confronto tra Giovanni Romano, assessore regionale all’Ambiente, e il consigliere regionale del gruppo Mir, Sergio Nappi, che avrà il compito di presentare le ragioni osservate dagli ambientalisti e da alcuni rappresentanti istituzionali dall’area. Anche Giovanni De Feo, professore dell’Università degli Studi di Salerno, ha lanciato una provocazione in merito al tema delle acque: <<Seppure l’Irpinia ha avuto una storia in merito di sorgenti, nonostante gli abitanti delle aree costiere, siano tra i primi consumatori di acqua minerale, potrebbero ritrovarsi a gestire un patrimonio inestimabile>>. I ragazzi del comitato civico, sorto a Montemiletto, hanno rimarcato l’importanza di salvaguardare una ricchezza che appartiene alla gente. <<Anche se c’è stato un apposito referendum, pochi sono coloro che hanno colto il significato dell’iniziativa>>. Il tema delle acque, però, è strettamente correlato a quello del petrolio. La professoressa Albina Colella, ordinario di Geologia presso l’Università degli Studi della Basilicata, ha spiegato come con le trivellazioni sono state danneggiate diverse sorgenti che potevano rappresentare un beneficio economico per l’intero Sud. Nel meeting interprovinciale di Sant’Angelo dei Lombardi, però, si è parlato anche di eolico selvaggio, elettrodotti, centrali a biomasse e forme di sviluppo inversamente proporzionali alla tutela dell’ambiente. Un particolare allarme è stato lanciato da Alessandro Iacuelli, esperto di ecomafie, che ha spiegato come l’Irpinia sia appetibile da punto di vista delle attività illegali che arrecano danni alla natura: <<Le aree interne per queste forme di criminalità organizzata rappresentano la nuova frontiera. I cittadini hanno il dovere di difendere i propri territori>>. Grazie all’iniziativa del Goleto comincia, quindi un percorso radicato sul territorio che mira a tutelarlo e ad ampliare il controllo diretto dei cittadini, unica e reale forma in grado di salvaguardare ambiente e natura.
Edoardo Sirignano
Il Mattino di Avellino 22 settembre 2013