di Leonardo Rubini
“A pochi mesi dall’ingresso dei deputati del M5S in Parlamento, vorrei fare un passo indietro, prima di andare avanti. Il MoVimento 5 Stelle è evidentemente nato con l’intento di cambiare una cultura antimeritocratica e parassitaria, di cui tutti abbiamo evidenza da anni. Praticamente a nessuno di noi mancano esempi nel quotidiano di come siano quasi sempre le persone meno dotate e capaci a occupare posti di comando, dai quali si gioca il destino di tante persone. Per cui, se provate per un attimo a concentrarvi e a sostituire la parola “politica” con la parola “cultura“, ecco che magicamente troverete una spiegazione a tutto ciò che Grillo, Casaleggio, lo staff, gli eletti, gli attivisti e i simpatizzanti hanno fatto finora. Certo, non tutti, perché alcuni di questi non hanno ancora capito da dove nasce il tutto, cioè non gli è chiaro che il M5S è dovuto nascere ed è dovuto entrare in politica solo dopo aver tristemente constatato che tutti i messaggi e gli stimoli che mandava all’allora (e, purtroppo, ancora attuale) politica non venivano recepiti, ma anzi repressi e osteggiati. A questo punto è nata l’esigenza disostituire una classe dirigente palesemente antidemocratica e sottosviluppata, affarista e priva di un qualunque senso di responsabilità verso il popolo che governa.
Nelle fila del M5S ci sono state delle epurazioni, come ben sappiamo. Ecco, anche in questo caso, è evidente che quelle persone non stavano lavorando per contribuire a cambiare una cultura, ma stavano facendo politica. Qualcuno dirà che la vera Politica è cultura. Siamo perfettamente d’accordo, ma non è così oggi in Italia. Per questo, mi preme porre l’accento sulla parola “cultura” e insisto nel cercare di far capire a chi non è dentro al M5S oppure a chi c’è, ma ancora non ne ha colto il senso profondo, che prima di riuscire ad arrivare ad avere una classe dirigente all’altezza e un Paese che funzioni, dobbiamo rifondare la nostra cultura. Ognuno di noi, prima di chiedere miracoli a quei coraggiosi e a quelle coraggiose che sono nelle istituzioni, dovrebbe cominciare a domandarsi se sta lavorando su sé stesso per cambiare in meglio la propria cultura. È necessario uscire dagli schemi per farlo!
La mia vita è cambiata quando ho dovuto guardare la mia esistenza da un’altra prospettiva. Da malato cronico, ho dovuto cercare un’altra strada, che la medicina oggi in atto non considera e osteggia. E vi assicuro che non è affatto diverso da quanto sta accadendo in politica. Quando indichi a tutti il re nudo, nel mio caso rendi nota la cosa più ovvia del mondo e cioè che noi siamo ciò che mangiamo, l’establishment che ha basato e basa la propria esistenza su una serie di bugie, userà tutte le armi in proprio potere per farti sparire o per non farti emergere. E così come, con il mio blog, io non faccio medicina, ma cultura, allo stesso modo il M5S nelle istituzioni non fa politica, ma anch’esso cultura.
Concludo con una semplice osservazione: ciò che è stato messo in moto negli ultimi decenni sta arrivando alla sua conclusione e lo farà in modo eclatante e non privo di conseguenze spiacevoli. Nessuno si illuda che il M5S possa fermare questo meccanismo, è ormai un sasso partito dalla cima dell’Everest e giunto quasi a valle in forma di valanga. È triste doverlo dire, ma il M5S servirà soprattutto per raccogliere i pezzi e ricominciare da capo. Quanto sarà veloce la ripresa, però, dipende tutto da quale appoggio tutti i cittadini daranno in questa fase e nel day after. Nulla accade da solo, ma può succedere di tutto se nessuno si interessa al futuro in comune e in troppi pensano solo al proprio.” Leonardo Rubini