Nell’infinitamente piccolo diventano possibili delle cose impensabili. Qualcosa può essere e non essere nello stesso momento: proprio come il governo Gentiloni. Un’entità talmente paradossale che rasenta l’impossibilità. Basti pensare che questo governo esiste in parallelo all’anima di quello che lo ha preceduto. Per capire il nostro governo bisogna avere una notevole capacità di astrazione, pensate al vuoto di orgoglio e amor proprio che esprime l’irrefrenabile desiderio di continuare a fare esattamente quello che stava non-facendo il menomato morale. Renzie ha avuto la sfiducia del Paese, Gentiloni, che viene dopo, dichiara che continuerà così! E’ psicologicamente possibile? Devi avere un orgoglio infinitamente piccolo e altrettanto piccolo deve essere il numero delle tue idee. Ma l’onore, quello dove sta? Nessuno può essere infinitamente così daccordo con un altro da limitarsi a proseguire come una prolunga del primo.
Esiste una spiegazione: la teoria del telecomando invisibile. Se tu cambi la macchinina, ma al telecomando c’è la stessa persona di prima: ecco spiegato l’arcano. Se a dirgli cosa deve fare continuano a essere le banche che hanno salvato e la Merkel, voilà! Abbiamo un clone in azione. La teoria del telecomando invisibile richiede che Ppdc < 0 (il Peso del PDC -presidente del consiglio- deve essere inferiore a zero). Anche una minima consistenza sarebbe necessariamente diversa della pur minima consistenza del precedecessore: così le traiettorie finirebbero con il divergere (Ppdc > 0 = alta imprevedibilità)
Per capire questa gente è necessaria la fisica, non la psicologia. I primi passi li aveva fatti Napolitano: assenza assoluta di emozioni. Un vero viaggio verso il nirvana, che richiede il distacco assoluto dal paese reale. Richiede anche che si facciano concentrare quelli che ci vivono su altro: come il M5S ed il “caos Roma“.
Il Paese è allo stremo. La disoccupazione è ai massimi, ci sono sempre più poveri, i giovani non vedono nessun futuro, le piccole imprese chiudono i battenti, quelle grandi vengono acquistate dalle multinazionali straniere, le pensioni sono una miseria per tanti nonni impegnati a soccorrere economicamente i propri figli e i figli dei loro figli. Ma le banche vengono salvate con i soldi dei contribuenti e chi le ha distrutte rimane impunito, mentre i grandi insolventi restano avvolti nella nebbia della Privacy. Il Paese si regge sul risparmio dei privati cittadini, minacciato dalla follia del bail in e dalle politiche catastrofiche del lavoro ed economiche attuate dal governo quantico continuo . L’Italia in otto anni, dal 2007 al 2015, ha perso 141 miliardi di Pil. I consumi sono calati di 72 miliardi e gli investimenti di 113. Che fare? Per noi sono due le priorità: Reddito di Cittadinanza e ossigeno per le PMI.
Ecco di nuovo a soccorrerci la fisica: questo è il “Microgoverno Schrodinger“, dal nome del famoso fisico che mostrò, attraverso un esperimento mentale, che un gatto chiuso in una scatola può essere vivo e morto nello stesso momento. Un paradosso, ma è avvilente notare che la cosa appartenente al mondo reale che gli somiglia di più sia la successione di governi del Paese. Vivi quando si tratta di salvare il culo alle banche con i soldi dei risparmiatori; morti se c’è da fare qualsiasi altra cosa nell’interesse dei cittadini. Lo stesso per il Parlamento, a stragrande maggioranza PD (Paradoxical Distractor, il Distrattore Paradossale): è vivo quando si tratta di trovare 97 milioni di euro pubblici per la coppa di golf (Il Golf!?), è morto per qualsiasi altra discussione, come approvare la legge elettorale e andare a votare. Da fuori non è possibile capire se governo e Parlamento siano vivi o morti, è necessario guardarci dentro ogni tanto. Possibilmente con uno stimolo tipo “la vostra pensione” li troverete vivi e vitali come gatti tutti alla prima vita per salvarsi la pensione che scatta a settembre. I giornali arricchiscono il paradosso ed infittiscono il mistero: l’unico loro interesse morboso è per il MoVimento 5 Stelle, che effettivamente è vivissimo ed è l’unico che può arrivare al 40% alle elezioni. Il governo di Schrödinger non può durare, basta aprirlo e constatarne il decesso. Al voto, al voto!
di Beppe Grillo