News Rifiuti

A Caltanissetta la scuola che usa l’olio di frittura riciclato per rifornire di carburante lo scuolabus

ScuolabusIn Sicilia c’è una scuola che per evitare che i bambini rimangano a piedi ha trovato una soluzione non solo economica ma anche a impatto zero.

A Caltanissetta c’è una scuola che per far fronte ai tagli al servizio di trasporto degli studenti ha trovato una soluzione economica e a impatto zero: rifornire lo scuolabus con biodiesel autoprodotto. Finiti i soldi che garantivano il trasporto dei bambini dal centro fino all’Istituto Comprensivo Vittorio Veneto alla periferia della città, per evitare che gli alunni rimanessero a piedi, genitori e insegnanti si sono riuniti insieme in gruppo per cercare una soluzione. Ed ecco qui il progetto: trasformare gli oli esausti delle fritture casalinghe in biocarburante per il pulmino della scuola.

Dopo aver proceduto alla raccolta degli oli esausti, questi vengono poi trasferiti al Parco scientifico e tecnologico della Sicilia che li trasforma in biodiesel.

Prenderanno parte all’iniziativa anche le friggitorie e le pizzerie della zona. Restano da risolvere le difficoltà burocratiche legate alle accise sul carburante e al rilascio delle autorizzazioni necessarie ma è un nodo che verrà sciolto presto dato il grande successo dell’iniziativa e l’entusiasmo da parte di tutti.

Succede così che una situazione di difficoltà diventa  presto una vera e propria opportunità di sviluppo.

Ma questa non è l’unica iniziativa portata avanti da insegnanti e genitori per mantenere alto il livello dei servizi offerti da questo Istituto Comprensivo che come tante altre scuole d’Italia ogni giorno si ritrova a fare i conti con i tagli e con le risorse ormai troppo esigue. Per non far mancare cartaigienica e sapone ad esempio, i docenti hanno deciso di autotassarsi. Piccole difficoltà quotidiane affrontate e risolte con vero spirito di servizio. Qualcosa da cui anche i nostri politici spesso dovrebbero prendere esempio.

Redazione
nonsprecare.it

Lascia un commento