L’accanimento mediatico di giornali e telegiornali di regime contro il MoVimento 5 Stelle serve a coprire i dati economici che mostrano un Paese che va a rotoli. Una strategia che non può durare a lungo. La ripresa non esiste e non è mai esistita, la crescita è zero nonostante gli annunci dei bugiardi di governo, il reddito diminuisce, il risparmio scompare, i giovani senza lavoro sono sempre di più, i poveri sono 10 milioni e 11 milioni di italiani sono costretti a rinunciare alle cure perchè sono senza soldi. Oggi il Ministero del Lavoro rivela che le assunzioni sono calate del 30% e i licenziamenti sono aumentati del 7,4%. Un disastro causato da irresponsabili politiche economiche fatte a scopi elettorali e riforme del lavoro che hanno tolto ogni diritto a chi si spacca la schiena per 8 ore e passa al giorno. Per lavoratori e cittadini i diritti acquisiti sono stati cancellati, ma le pensioni d’oro sono state tutelate come totem dai partiti e spariranno solo quando il MoVimento 5 Stelle sarà al governo.
Nessun giornale da conto del cataclisma occupazionale, nonostante i dati vengano da fonte governativa. I media italiani sono l’oppio dei popoli, nascondono la verità per rassicurarvi mentre morite lentamente. Il bomba e i suoi accoliti sono i principali responsabili di questo disastro senza fine. Non hanno fatto ripartire le imprese nè i consumi e non hanno mosso un dito contro la povertà. In due anni si sono preoccupati dei loro amici e parenti, dei banchieri e di fare una riforma costituzionale che grida vendetta al cospetto dei padri costituenti e che sarà bocciata dagli italiani non appena si degneranno di farci sapere una data certa per il referendum. Renzi si preoccupa di salvare la poltrona in vista della consultazione, ma qui c’è un Paese da salvare. Ha fallito e anche i dati di oggi lo confermano. Le mancette prereferendarie non sono la risposta. A Italia 5 Stelle il 24 e 25 settembre a Palermo parleremo del programma di governo partecipato del MoVimento 5 Stelle. Dobbiamo farci trovare pronti perchè manca poco e abbiamo bisogno del coinvolgimento di quanti più cittadini attivi possibile. Il conto alla rovescia è già iniziato.
I devastanti dati su licenziamenti e assunzioni riportati dall’ANSA “Nel secondo trimestre del 2016 le attivazioni di contratti a tempo indeterminato sono state 392.043, il 29,4% in meno rispetto all’anno scorso (-163.099). Lo rileva il ministero del Lavoro con le comunicazioni obbligatorie. I rapporti di lavoro a tempo indeterminato cessati sono stati 470.561, -10% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il dato, a differenza di quello dell’Inps, tiene conto di tutto il lavoro dipendente compresi domestici, agricoli e p.a e anche dei contratti di collaborazione. I numeri risentono della riduzione dell’incentivo all’assunzione a tempo indeterminato. Nel secondo trimestre del 2016 sono state registrate 2,45 milioni di attivazioni di contratti nel complesso a fronte di 2,19 milioni di cessazioni. La maggioranza delle cessazioni sono dovute al termine del contratto a tempo determinato (1,43 milioni). Tra le altre cessazioni sono aumentate quelle promosse dal datore di lavoro (+8,1%) mentre si sono ridotte quelle chieste dal lavoratore (-24,9%). In particolare sono aumentati i licenziamenti(+7,4% sul secondo trimestre 2016). Lo si legge nel sistema delle comunicazioni obbligatorie appena pubblicato dal ministero del Lavoro.“
di Beppe Grillo