Il gruppo dei grillini esulta <<Li abbiamo inchiodati. Noi diversi dal centrodestra>>
Che sia un cambio di direzione o la semplice applicazione del vecchio <<divide te impera>>, il fatto è che De Luca arriva in consiglio, bacchetta tutti e quando volge lo sguardo verso i banchi dell’opposizione tira una bella riga tra buoni e cattivi. E tra i primi, guarda un po’, ci sono i suoi tenaci oppositori, quel Movimento 5 Stelle che da mesi invoca a perdifiato la sua sospensione (per chiedergli ha presentato anche un esposto in Procura), rivendica il merito di averlo fatto decadere da sindaco di Salerno e punta il dito contro Renzi per accusarlo di aver partorito un <<lodo De Luca>>.
L’assemblea s’è sciolta da una ventina di minuti e Valeria Ciarambino condivide l’esultanza in una stanza dell’Isola F13, al Centro direzionale. <<Stiamo festeggiando: li abbiamo inchiodati ad una responsabilità politica che è innanzitutto di ciascun membro del Consiglio e poi di tutte le forze politiche>>, gongola l’avversaria di De Luca nella corsa per la presidenza della Campania. <<E’ vero, non poteva rispondere diversamente alle nostre sollecitazioni, ma la cosa importante è che hanno capito che non va più bene l’atteggiamento pilatesco di chi dice “noi ci votiamo i nostri e voi i vostri” e finisce qua. Nelle leggi, nelle nomine, in tutti gli atti, oggi ci deve essere una responsabilità politica nel garantire un pluralismo dei ruoli di garanzia e di controllo>>.
La rivendicazione è chiarissima: nella distribuzione degli incarichi i Cinquestelle, che speravano nella vicepresidenza del Consiglio (o almeno in una rappresentanza dentro l’Ufficio di presidenza di qualche Commissione), sono stati maltrattati. <<Noi abbiamo sette consiglieri come Forza Italia – ricorda Ciarambino -, ci spettano almeno la metà dei ruoli che spettano a loro. Ci auguriamo che questo principio venga fatto rispettare anche dalla maggioranza nell’assegnazione delle presidenze delle Commissioni speciali. Se De Luca vuole spaccare l’opposizione? Non so. Quello che so è che non c’è niente che ci assimili al centro-destra: siamo diversi>>.
Se qualcosa è davvero cambiato, insomma, si vedrà. Intanto, c’è un primo segnale tangibile: l’istituzione di quattro Commissioni speciali proposte proprio dal Movimento: Trasparenza, controllo sulle attività della Regione e di tutti i fondi; Anticamorra e beni confiscati; Terra dei Fuochi, ecomafie e ciclo rifiuti; Sburocratizzazione e informatizzazione della pubblica amministrazione. Istituzione su cui il centro-destra ha scelto di non votare: <<Nessun errore – spiegherà poi il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro – di fronte all’annunciata astensione della maggioranza abbiamo semplicemente deciso di favorire la proposta del Movimento 5 Stelle, peraltro apprezzabile>>. <<E’ stato uno scacco matto dal quale dobbiamo ricominciare>>, sorride Ciarambino. Subito dopo, però, avverte: <<De Luca è molto furbo e sa ragionare in termini di opportunità politica. Ma noi non ci lasciamo fagocitare da nessuno>>.
Davide Cerboone
Il Mattino versione cartacea 31.07.2015