È tempo per me e per gli italiani, di fare qualcosa che avrebbe dovuto essere fatto molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto, voi che avete disonorato e sostituito i governi e le democrazie senza alcun diritto. Voi siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, banchieri che scambierebbero il loro Paese con Esaù per un piatto di lenticchie; come Giuda, tradireste il vostro Dio per pochi spiccioli e anche meno. Avete conservato almeno una virtù? Un briciolo di umanità? C’è almeno un vizio che non avete preso? L’oro e lo spread sono i vostri dei. Il Pil è il vostro vitello d’oro.
Vi manderemo a casa con l’uscita dell’Italia dall’euro. Si può fare! Lo sapete bene, Il M5S raccoglierà le firme per una legge di iniziativa popolare e poi, grazie alla nostra presenza parlamentare, lancerà un referendum consultivo come è avvenuto per l’ingresso nell’euro nel 1989. Si può fare! So che ne siete terrorizzati. Crollerete come un castello di carte, vi frantumerete come un vaso di cristallo. Senza l’Italia nell’euro, finirà questo esproprio delle sovranità nazionali in tutta Europa. La sovranità appartiene al popolo non alla BCE e neppure alla Troika o alla Bundesbank. I bilanci nazionali e la moneta devono tornare sotto il controllo degli Stati, non delle banche d’affari. Noi non lasceremo strozzare la nostra economia e far diventare schiavi i lavoratori italiani per pagare interessi da strozzini alle banche europee.
L’euro sta distruggendo l’economia italiana. Dal 1997, quando l’Italia rivalutò la lira per agganciarla all’ECU (condizione per poter entrare nell’euro) la produzione industriale italiana è scesa del 25%, nello stesso periodo in Germania è cresciuta del 26%. Sono state vendute all’estero centinaia di imprese italiane che hanno fatto la storia e la fortuna del Made in Italy. Il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 43% e circa mezzo milione di lavoratori sono in cassa integrazione. L’Italia non può fare investimenti a causa del debito pubblico e degli interessi che comporta agganciati all’euro, gli interessi passivi annui sul debito pubblico arrivato a luglio alla quota record di 2.168,6 miliardi di euro sono destinati ad aumentare e a raggiungere quota 100 miliardi nel 2015. Stiamo soffocando. Nel primo semestre del 2014 hanno chiuso più di 8.000 imprese, due all’ora. Dobbiamo svincolarci dalla morsa dell’euro il prima possibile. Prima del default.
Voi qui parlate una lingua incomprensibile, una neolingua d’affari, per la gente comune. Di quello che veramente fate e perché non si sa nulla. Sigle su sigle per nascondere le vostre azioni aberranti che tagliano la spesa sociale e ogni diritto dei lavoratori per trasformarli in interessi sul debito. LTRO, Fiscal compact, spread, ttip, quantitative easing. Siete tutto tranne che trasparenti, siete degli avvoltoi che vanno mandati a casa. Ma qual è la vostra casa? Chiedete sacrifici, ma avete un doppio Parlamento, uno a Bruxelles e uno a Strasburgo, ma quello vero è la sede della BCE.
Si parla di Europa, di UE, di euro, ma mai di solidarietà europea. Il M5S aveva proposto l’abolizione del Fiscal Compact, la cui applicazione trasformerebbe gli italiani in miserabili sotto la soglia di povertà con circa 50 miliardi di euro di nuovi impegni finanziari annui per circa un ventennio e l’applicazione degli eurobond in modo da equiparare il rischio titoli tra tutti i Paese europei. Non è arrivata nessuna risposta. Nessuna. Anzi dopo aver costituito il gruppo europeo EFDD ci sono state negate persino presidenze e vicepresidenze in tutte le commissioni, posizioni di cui avevamo diritto per rappresentanza. La prima volta che è successo nella storia della UE. Non vi vergognate?
Non siamo in guerra con l’ISIS o con la Russia, ma con la BCE che ha sostituito i governi nazionali e i cui membri hanno pure l’arroganza di dichiararlo apertamente. In Italia gli ultimi tre presidenti del Consiglio, incluso ovviamente Renzi, non sono stati eletti in libere elezioni, ma su indicazione di istituzioni finanziarie straniere con il beneplacito di Napolitano Ora basta, la sovranità italiana, inclusa quella monetaria deve essere restituita agli italiani. L’abbiamo conquistata con le guerre e con la Resistenza. Non la cederemo facilmente a dei banchieri con la faccia di cera.
Vi manderemo a casa con il referendum. Preparatevi al vostro di default, quello della BCE, non al nostro: noi facciamo sul serio! Sappiamo che saremo attaccati in ogni modo, ma non ci fate paura.
In nome di Dio e della democrazia, andatevene!