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Renzi chi?

Renzi_bigCaro (caro si fa per dire) Matteo Renzi

ti do del “tu” non perche’ teoricamente dovresti essere il Segretario del mio partito di riferimento, ma solo perche’ hai un’eta’ per cui potresti essere mio figlio, ragion per cui mentre leggi ti invito a tenere bene a mente la differenza che intercorre tra queste due motivazioni, visto che non è una banale questione di lana caprina. Ti dico subito che non mi hai mai convinta percio’ non sono tra quelli che ti ha votato alle Primarie – anzi, per la verita’ non ho votato nessuno – anche perche’ la tua vittoria era talmente scontata che era inutile perfino tentare di opporvisi; ma quando sei diventato (anche) “il mio” Segretario ho messo da parte le mie perplessita’ disponendomi ad ascoltarti prima di giudicarti…. imponendomi nel frattempo di dimenticare il fatto che – in quanto a giudizi – tu non ti sei mai fatto mancare niente verso nessuno.

A poco piu’ di un mese dalla tua elezione di materiale per giudicare me ne hai gia’ offerto a piene mani, e proprio perche’ ho un’eta’ per cui potrei essere tua madre ed ho gia’ visto di tutto, di dico subito che non mi ha favorevolmente colpita il fatto che tu indica le riunioni alle 7 di mattina (sai com’è… Andreotti riuniva i suoi alle 5 di mattina davanti alla Chiesa del Gesù, percio’ se proprio devi dare spettacolo cerca almeno di essere piu’ spettacolare di lui); mentre mi ha molto sfavorevolmente colpita il fatto che tu – novello Segretario del primo Partito italiano – non solo non ritenga di lasciare la posizione di Sindaco, ma che addirittura decida di indire le riunioni di Segreteria non nella sede deputata a questo tipo di riunioni, che è la sede del Partito – ma proprio nella Firenze di cui vuoi continuare ad essere sindaco.

Non mi ha neppure favorevolmente colpita il fatto che tu faccia una pubblicita’ sfacciata al tuo amico Farinetti ( nell’improbabile caso in cui io decida di mangiare panini, se permetti, me li compro dove mi pare e di sicuro non a Eataly); così come non mi ha per niente impressionata il fatto che tu esibisca la tua bicicletta come il simbolo di un nuovismo fatto di apparenza facile e guascona, visto che nel centro di una citta’ storica chiusa al traffico in bicicletta ci vanno anche i bambini se solo lo desiderano.

“Guascone”: ecco l’impressione che dai.
L’aggettivo ti si confa’ e apparentemente ti descrive al meglio; peccato pero’ che il tuo capolavoro, cioe’ la guasconaggine di quel “Fassina chi?”, nasconda un atteggiamento da padrone del vapore che, finora, eravamo abituati a vedere solo in partiti lontani anni luce dal nostro ma che immodestamente sospettavo da tempo.

Se è secondario il fatto che tu sia riuscito a rendermi simpatico anche un Fassina che non mi ha mai fatta impazzire, di sicuro non è secondario il fatto che ogni tua parola, ogni tua mossa ed ogni tuo atteggiamento disegnino sempre piu’ chiaramente il ritratto di un personaggio tronfio ma insicuro che, invece di cercare di mediare (come è dovere del Segretario di un grande Partito) sbatte la sua arroganza in faccia a chiunque non la pensi come lui nel pericoloso e divisivo gioco del “chi non è con me è contro di me”.

Caro Matteo Renzi: dato che non l’hai ancora capito, permettimi di dirti che se vuoi continuare ad essere il Segretario del piu’ grande partito italiano – e se vuoi davvero presentarti a candidato premier – per te è arrivato il momento di fare un bagno di umilta’, perche’ le tue alzate d’ingegno andranno tanto bene altrove e con un altro tipo di elettorato, ma nel PD si pagano con la testa, perche’ il suo elettorato non ha mai perdonato niente neanche a gente che – permettimi – i Renzi se le mangiava come stuzzichino con l’aperitivo.
? – aggregare e non dividere, parlare e non straparlare, agire e non guasconare, trovare la sua anima e non scopiazzare (male) gli urticanti atteggiamenti degli altri.

Questa è una cosa che si meritano tutti gli elettori del PD, ma che si meritano anche tutti gli italiani, e se davvero vuoi essere il “nuovo” e non solo un banale “nuovista” fai in modo di non dimenticartelo mai; perche’ se non sempre ci si può permettere di scegliere il meglio in assoluto, quando si tratta di scegliere il peggio si sceglie sempre l’originale e non la copia, visto che tanto costano uguale.

Spero di averti offerto qualche considerazione su cui riflettere.

Nadia Rota
http://lettere-e-risposte.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/01/05/renzi-chi/

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