Caposele l’installazione dei contatori di tele lettura al centro del dibattito
Si chiede l’applicazione delle tariffe della Campania.
I contatori di tele lettura per il consumo idrico voluti dall’amministrazione comunale sono un fatto. Così come restano un fatto già acquisito gli oneri e i “presunti vantaggi” ricavati dalla firma della convenzione fra Aqp e Comune di Caposele sottoscritta il 7 luglio 2012. Sono trascorsi due anni, e fino al 2018, data della presunta scadenza della convenzione (per lo scioglimento della società pugliese), i termini contrattuali non potranno essere modificati. Resta valido anche il contratto di sub distribuzione ratificato l’11 settembre 2012, a cui però lo stesso sindaco Farina si è appellato per evidenziare al Governatore Vendola che la Regione Campania ha riservato alle aree in cui insistono le sorgenti, l’applicazione di tariffe “speciali”. Sulla questione si è espresso il circolo de “L’Arcobaleno” attraverso il suo portavoce Lorenzo Melillo, e il circolo Dem cittadino, guidato da Armando Sturchio. Il dibattito infatti, non può permettersi di tornare alla demonizzazione della convenzione. Tutt’altro. L’obiettivo dei democratici, forza politica supporter della giunta Farina, così come del circolo de “L’Arcobaleno”, rappresentano peraltro in consiglio comunale, è quello di sfondare il “muro di gomma costruito dalla giunta Farina e adottare i provvedimenti utili a raddrizzare le cose” così come argomentato negli ultimi giorni. Il Pd infatti, si è pronunciato in particolar modo sulla necessità di frenare “un consumo spropositato di acqua, calpestando ogni regola di civiltà e di buon senso”. Le strade da percorrere dunque, sono due. Intervenire per chiedere l’applicazione delle disposizioni adottate dalla Regione Campania, che ha previsto per Caposele tariffe ridotte; e spingere nei confronti del tavolo governativo per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma interregionale, in modo che i comuni depositari di sorgenti possano ottenere un ristoro ambientale adeguato. L’aspetto preoccupante su cui intervenire, intanto, non è soltanto l’applicazione delle tariffe, equiparate a quelle di Santa Maria di Leuca, quanto il consumo
d’acqua registrato sul territorio di Caposele. La polemica sollevata in paese infatti, si è concentrata solo e soltanto sull’obbligo per i cittadini di pagare l’acqua, ma nessuno fino ad oggi sembra essersi pronunciato sulle cifre da capogiro relative ai consumi. Singolare a tale proposito, il silenzio delle associazioni ambientaliste, da sempre attente alla moria delle trote e alla regolarità del cantiere della Pavoncelli Bis. Nel mese di dicembre 2013 sono stati fatturati 100litri d’acqua.
di Eli. Fo.
Ottopagine versione cartacea 08.10.2014