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Trivelle in Irpinia, la Regione non si ferma

mappa permesso NuscoCommissione con sindaci e comitati. Protesta Ciriaco De Mita: non invitato perché contrario

I sindaci e gli ambientalisti profondamente delusi  se non arrabbiati per i risultati dell’incontro in Regione a Napoli, in occasione dell’audizione dei portatori d’interesse da parte della commissione tecnica regionale in merito al pozzo esplorativo Gesualdo 1 ed a possibili trivellazioni nel perimetro del progetto denominato Nusco. Al summit di Palazzo Santa Lucia non solo mancano i rappresentanti politici della Regione, ovvero il presidente Stefano Caldoro e l’assessore all’ambiente Giovanni Romano, ma lasciano le poltrone vuote anche l’Italmin Exploration, società che si occuperà delle estrazioni di idrocarburi in Irpinia, i rappresentanti delle Province di Avellino e Benevento e diverse fasce tricolore di rilievo, uno su tutti il presidente Ciriaco De Mita. Il sindaco di Nusco fa sapere: <<Il mio pensiero in merito è ben noto, ho fatto la campagna elettorale elencando le ragioni del no. Evidentemente non mi hanno convocato perché sanno che sono contro>>. Diverse le proteste da parte delle 14 municipalità presenti all’incontro, ovvero Fontanarosa, Flumeri, Taurasi, Lapio, Ariano Irpino, Torella dei Lombardi, Gesualdo, Chiusano, Frigento, Teora, Montecalvo, Volturara e Montella, sulle procedure usate per la comunicazione. Fanno parte della delegazione anche Luigi Famiglietti, parlamentare del Pd e Mario Pagliaro, responsabile ambiente per i democraitici irpini, i quali attraverso il blog del partito fanno sapere: << Ora accada quel che può. Finalemente, dopo mesi di silenzio, si comincia a muovere qualche passo>>.
La reazione da parte dei comitati, però non è del tutto positiva. A confermarlo sono gli attivisti _DSC2108<<No Petrolio in Alta Irpinia>> e del Forum dell’Appennino Meridionale – Giù Le Mani, che dichiarano: <<Da parte della Regione, non abbiamo ricevuto un’accoglienza confortante. I tecnici invece di ascoltarci, continuavano imperterriti a battere a macchina>>. Anche la relazione di Sabino Aquino, idrogeologo, rispetto ai rischi per le sorgenti nell’area dove potrebbe essere realizzato il primo pozzo esplorativo, viene ascoltata, senza particolari osservazioni. Lo stesso vale per Alessio Valente, del Sannio, invitato dai comitati, che spiega i possibili rischi per il territorio irpino, in seguito alle ricerche.
Dura la risposta dei sindaci, in particolare quella di Ferruccio Capone, primo cittadino di Montella: <<In questo modo si rischia solo di perdere ulteriore tempo. Perché programmare su uno sviluppo rinnovabile se poi si continua a investire sul petrolio?>>. Anche Domenico Forgione, primo cittadino di Gesualdo, non manca di far sentire la propria voce: <<Se tutte le comunità, tramite i panoramapropri rappresentanti hanno manifestato una netta contrarietà al petrolio, è inutile continuare>>. Giovanni Venuta del Comitato <<No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia>>, ribadisce la compattezza del fronte anti-triv: <<Nessuno si è tirato indietro. Anche le osservazioni di natura tecnica, non erano riferite soltanto a Gesualdo, ma all’intero territorio provinciale>>.
Per Mario Pagliaro del Pd, però, non c’è ancora la solidarietà da parte delle aree costiere: <<E’ ineccepibile che l’Irpinia non difenda soltanto la sua terra, ma anche le acque bevute dai partenopei. All’interno delle mura di Porta Capuana non se ne sono accorti>>.
La commissione tecnica, infatti, annuncia di proseguire i lavori, in modo da emettere un verdetto definitivo, entro i primi mesi autunnali, seguendo l’iter previsto. Considerando i pareri, al termine delle audizioni, coloro che fanno parte del fronte del no, quindi, non possono dormire sogni tranquilli. Gli ambientalisti della provincia, infatti si ritroveranno già domani presso il Castello marchionale di Taurasi per non farsi trovare impreparati al capitolo finale.

di Edoardo Sirignano
Il Mattino di Avellino 23.07.2014

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