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Una casa per diversamenti abili

Castello aragonese di Monteverde (Av)Cinque milioni per la realizzazione del progetto “Un paese e un territorio accessibile”
Nel villaggio saranno realizzate venti unità abitative, una struttura destinata ai servizi ed una mensa comune. Previsto anche un percorso guidato di quattro chilometri.

Quasi cinque milioni di euro in arrivo a Monteverde per la realizzazione di una progettualità unica nel suo genere e che non trova riscontri in tutta Europa. “Un paese e un territorio accessibile”: questo l’eloquente titolo del progetto approvato dalla Regione Campania, come da pubblicazione nel BURC di ieri. In sostanza verrà costruito un villaggio a misura di diverse abilità, con venti unità abitative, una struttura destinata ai servizi, quali la mensa comune, una dedicata ad attività di laboratorio ed oltre quattro chilometri di percorso guidato per il tramite di un sistema satellitare, in maniera tale che gli ospiti possano muoversi, volendo, anche in autonomia e senza pericoli di sorta.
Destinatari del progetto non soltanto i portatori di svantaggi motori, ma anche non vedenti e non udenti, ovvero tutto quel variegato mondo della disabilità per la quale il Comune di Montevede, e con esso tutta la comunità civile, nutre una sensibilità particolare, al punto che organizza giornate di accoglienza e di permanenza nel corso di ogni estate, quando le strade dell’antico borgo ed i sentieri rurali si animano di varia umanità in condizioni di forte disagio: persone inchiodate alle carrozzelle, paraplegici, tetraplegici, portatori della Sindrome di Down, persone deprivate degli arti inferiori o superiori, qualche ammalato di sclerosi multipla e di sclerosi laterale amiotrofica. Ma Lago San Pietro - Monteverdenon si tratta di una permanenza inattiva, perché ogni anno vengono organizzate gite in canoa sul lago San Pietro, evento ludico – culturali di varia sorta, interazione diretta con i cittadini, visite alle realtà produttive artigianali e contadine, visite a fattorie agricole “accessibili”, con contatto diretto con gli animali e con mungitura delle mucche e “cagliata” del latte, in un crescendo di attività cui solo un diversamente abile, affamato di vita, può stare dietro. L’ approvazione del progetto de quo segna dunque un importantissimo passo in avanti sulla strada di un turismo solidale che porterà vantaggi agli utenti, ma anche alla società monteverdese, con l’inevitabile creazione di innumerevoli, anche se all’atto non quantificabili, posti di lavoro.
Il primo cittadino Franco Ricciardi non nasconde affatto la sua soddisfazione, predicandosi certo di interpretare un sentimento largamente diffuso con i suoi concittadini. <<E’ una conquista – afferma – dell’intera comunità di Monteverde, che per ben sette anni ha collaborato attivamente e nel segno del volontariato al farsi progressivo del progetto, sulla scorta delle esperienze maturate accanto ai diversamente abili. E Monteverde è stata in questa occasione premiata con l’erogazione di ben 4.753.000,00 euro, che ci consentiranno di sperare in un futuro sicuramente migliore>>.

di Michele Miscia
Ottopagine versione cartacea 22.07.2014

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