«Anche quando risponde, questo Governo non risponde», esordisce così il deputato cittadino Carlo Sibilia a proposito del riscontro ricevuto all’interrogazione sull’elettrodotto Bisaccia-Deliceto da parte del Ministero dell’Ambiente.
Nell’atto di sindacato ispettivo presentato lo scorso ottobre il portavoce del Movimento 5 Stelle aveva evidenziato le criticità e le storture di un progetto che se, realizzato, metterà a rischio la salute umana, la tutela dell’ambiente, la vocazione agricola e turistica di un territorio invece da valorizzare.
Per questo si chiedeva di convocare un tavolo di confronto con la Terna spa, le amministrazioni locali, i comitati civici e le associazioni portatrici di interessi, gli Enti sovracomunali e di valutare la possibilità di una revoca dell’intero progetto iniziale o, in subordine, di una sua sospensione per procedere ad un approfondito studio sull’impatto ambientale.
«A distanza di tre mesi il sottosegretario di Stato, Marco Flavio Cirillo, dopo ricordato le tappe dell’istruttoria tecnica avviata nel maggio 2012 tra documentazioni, osservazioni, controdeduzioni, richieste di integrazioni, risponde, senza entrare nel merito dell’interrogazione, con un laconico “Ad oggi l’istruttoria tecnica è ancora in corso presso la Commissione Via e, al momento, non sono ancora pervenuti i pareri del Ministero dei Beni Culturali e delle Regioni Campania e Puglia”» – commenta Sibilia, che si dice insoddisfatto, ma non meravigliato, della non-posizione assunta dal Ministero dell’Ambiente.
«Ancora una volta questo Governo ha scelto la strada più semplice che è quella del non-ascolto e del non-confronto con i cittadini. Un modo di fare tipico di chi non vuole assumersi responsabilità, in questo caso politiche, su scelte che incideranno in maniera negativa sulla qualità della vita della gente e sull’ambiente. Noi continueremo a fare la nostra parte e, soprattutto, ad incalzare il Governo e gli Enti decentrati a stare dalla parte degli italiani e non delle grandi società che fanno solo i loro interessi a danno dei territori» – conclude il deputato avellinese del M5S.