<<Sull’energia e l’ambiente non possono decidere i burocrati…>> Per enti e associazioni le perforazioni non sono compatibili.
Ad un anno e mezzo dalla richiesta di scavare un pozzo esplorativo nel sottosuolo di Gesualdo, la joint venture petrolifera interessata all’Irpinia non ha ancora ottenuto una risposta dalla Regione, ma paventa una risposta negativa. La richiesta di rinvio di altri sei mesi per poter inoltrare altri documenti viene vista dagli osservatori come la dimostrazione che l’istanza per una perforazione nei pressi di Gesualdo, a pochi metri dal confine con Frigento, al momento difficilmente accoglibile.
Per i comitati che si oppongono alle ricerche di idrocarburi nell’area del Cratere, tra Alta Irpinia e Ufita, la posizione contraria espressa da quaranta amministrazioni locali e dall’ente Provincia, cui si devono aggiungere il Consiglio regionale della Puglia e un ordine del giorno (primi firmatari Rosetta D’Amelio e Umberto Del Basso De Caro) con cui l’assemblea della Campania ha fatto voti alla giunta perché salvaguardi le vocazioni territoriali e ambientali stabilite dal Ptr (il Piano regionale territoriale), non può essere superata sulla base del progetto depositato. Secondo i Comitati, pertanto, l’istruttoria regionale dovrebbe semplicemente concludere il proprio esame degli atti (la valutazione di impatto ambientale proposta nel settembre del 2012 dalla Italmin Exploration e dalla Cogeid, nel frattempo divenuta titolare del permesso di ricerca rilasciato nel 2010), con un parere negativo da inoltrare al Ministero dello Sviluppo Economico. Se è vero che il Mise avrà l’ultima parola (nei limiti stabiliti dalle norme di tutela ambientale e dalla Carta, al di là dei decreti di revisione procedurale), per prassi il governo non sovverte la volontà popolare se sancita unanimemente dalle istituzioni locali, come dimostrano le diverse istanze in fase di chiusura con esito negativo per l’opposizione motivata degli enti locali. Le autonomie locali attendono quella che sarà la definitiva audizione al Mise, una volta pronunciatasi la Regione Campania, ma sono in tanti a dichiararsi già pronti per ricorrere contro l’eventuale via libera regionale alle perforazioni esplorative. Dopo la grande manifestazione di Gesualdo alla vigilia di Natale, i comitati tengono alta l’attenzione, sollecitando da parte dei consiglieri regionali un impegno costante nel monitorare una situazione che ritengono decisiva per il futuro.
di Christian Masiello
Ottopagine 08.01.2014