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Mercogliano-Prodotti tipici, comune in campo

Mercato-Km-0Si lavora all’organizzazione di un mercato a “km 0” per la promozione del territorio
A confronto il vicesindaco Sozio, un gruppo di cittadini ed alcuni imprenditori. A breve il regolamento disciplinare, a metà gennaio il progetto in consiglio comunale.

A Mercogliano qualcosa di nuovo e di innovativo sembra voler germogliare. E’ in fase di programmazione infatti l’idea di un progetto che mirerebbe all’istituzione di un mercato dei prodotti tipici locali a km 0. Di questa idea si è discusso durante un’assemblea insieme al vice sindaco di Mercogliano, Raffaele Sozio, e a nutrito gruppo di cittadini e associazioni del settore agricoltura biologica. Presenti anche due imprenditrice agricole, Giuseppina Annarumma e Filomena Quaresima, dell’associazione Donne in Campo. La discussione si è incentrata sulla necessità di promuovere la vendita e l’acquisto di prodotti alimentari freschi e trasformati che hanno origine nella realtà locale creando un rapporto tra il mondo della produzione e quello del consumo. I partecipanti al dibattito si sono lasciati con l’impegno di redigere un regolamento disciplinare, affidandone la stesura al vicesindaco Sozio, al responsabile del settore commercio del comune, Tullio De Biase, a Modestino Valente, attuale dirigente provinciale di SEL, all’imprenditrice Filomena Quaresima e ad Eugenio Buono. Il lavoro di stesura dovrà essere completato in tempi brevissimi, per passare, verso la metà di gennaio, alla fase operativa, e cioè prima attraverso l’approvazione in Consiglio Comunale dell’istituzione del mercato dei prodotti tipici locali a km0, e poi alla predisposizione degli spazi espositivi e di vendita individuati vicino alla sede della Misericordia, nei pressi dell’uscita autostradale. L’iniziativa dunque mirerebbe alla valorizzazione del prodotto tipico locale. Prodotti e territorio: questo il binomio cui guardano le speranze di rilancio dell’economia locale, chiamata a confrontarsi con le sirene della mondializzazione e con lo spettro della crisi. Ortaggi, frutta e legumi, formaggi, salumi, miele, nocciole, castagne, vini, tartufi ed altri prodotti locali ritroverebbero la giusta collocazione che meritano.

di Stefania Scannella
Ottopagine 04.01.2014

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