Ecologia Energia

“Nessun dorma, in Irpinia le trivelle sono alle porte”

NO_triv-1 Manifestazione il 22 dicembre a Gesualdo: non permetteremo questo scempio

L’Irpinia è a un bivio. Sviluppo sostenibile o terra di conquista verso gli idrocarburi?“Nessun dorma” perché le trivelle sono alle porte. Nessuno pensi di scrollarsi di dosso le proprie responsabilità, né la Regione Campania né il Governo centrale. L’Irpinia non può e non deve diventare terra di occupazione delle lobby petrolifere.
L’acqua che sgorga dalle sorgenti delle tre sorelle (Serino-Caposele-Cassano), il bacino dei Picentini da acqua a tre milioni di persone, disseta l’Irpinia, Salerno, Napoli e la Puglia e certamente non può e non deve essere compromessa dall’installazioni di pozzi petroliferi.
L’acqua è un bene comune e come tale deve passare attraverso il controllo diretto dei cittadini unici attori titolati a decidere del suo utilizzo. La carta di vulnerabilità degli acquiferi Irpinia redatta dal Cnr su commissione del Parlamento italiano precisa, a chiare lettere, l’assoluta incompatibilità del territorio irpino a pratiche di sfruttamento petrolifero. Per l’Irpinia inoltre è riconosciuto un vincolo idrogeologico dalla Legge 431 dell’8 agosto 1985, meglio conosciuta come vincolo Galasso. Quindi la Valutazione di Impatto Ambientale richiesta per il Progetto Gesualdo-1 dovrà tenere conto di questo vincolo idrogeologico sul quale sollecitiamo anche l’Autorità di Bacino (Ato) a esprimersi. Pensare di trivellare tra zone SIC e ZPS passando per Parchi Naturali e Oasi WWF è pura e semplice eresia, questo significa non voler bene all’Irpinia.
A tal proposito ricordiamo i numeri del Progetto “Nusco”: 698 Km quadrati di possibile ricerca di Pozzo Petrolifero piana san filippo Gesualdo-Frigentocui 695,99 nella provincia di Avellino e 2,51 in quella di Benevento e 64 Km quadrati di esplorazione petrolifera attorno al pozzo, a venire, Gesualdo 1, nel quadrato di cui si parlava ricadono i seguenti Comuni: Gesualdo, Frigento, Villamaina, Torella, Sturno Rocca san felice, Sant’Angelo dei Lombardi, Flumeri, Castel Baronia, Grottaminarda, Paternopoli, Fontanarosa; Mirabella Eclano.
La superficie totale del permesso di ricerca “Nusco” è equivalente ad un quarto dell’intera provincia di Avellino. Il Ptr regionale destina l’area di ricerca petrolifera (pozzo Gesualdo 1) ad “area naturalistica ad esclusiva vocazione agricola”, ergo il permesso di ricerca “Nusco” confligge con i dettami del PTR e quindi non risulta “spendibile”. L’Assessore Giovanni Romano, interrogato dal Consigliere Nappi – ha dichiarato di non voler interferire nelle scelte che la Commissione decentrata del ministero dello Sviluppo Economico dovrà prendere intorno all’inizio del prossimo anno ( ricordiamo che il permesso di ricerca scade a fine 2016 ). Questo è “il punto di non ritorno”, questo è l’inizio dell’ultimo atto della “tragedia Irpinia”.
Una tragedia che è narrata attraverso due discariche (Pustarza e Difesa Grande), l’eolico selvaggio, l’elettrodotto che deturperà per sempre l’Abbazia del Goleto, la centrale elettrica a biomasse della Ferrero, la chiusura dei Tribunali e degli Ospedali, l’Isochimica, e l’inquinamento dei fiumi Calore e Sele passando per l’Alta Capacità e la bretella Lioni-Grottaminarda senza dimenticare la Pavoncelli bis. L’Irpinia è sotto attacco e come tale ha diritto di difendersi. Ora è venuto il momento di dire basta!
Oggi l’Irpinia deve prendere coscienza dell’inizio della sua fine e il suo popolo deve pretendere risposte concrete dai suoi attori istituzionali e politici. Il territorio irpino va tutelato e salvaguardato da morte certa. Un’agricoltura basata su prodotti di eccellenza, la riscoperta dei tesori artistici ed architettonici e un vivace turismo ambientale non può coesistere con uno sfruttamento petrolifero!! Lasciare l’Irpinia sotto l’assedio dei pozzi petroliferi significa distruggere per sempre una progettualità collettiva di medio e lungo termine su cui l’Irpinia ha puntato negli ultimi trent’anni.
Anche per questo la politica non può far finta di niente restando, da più parti, muta nei confronti di una idea di sviluppo mai discussa e voluta afferibile al petrolio. La strategia energetica nazionale (SEN) va rivista, o meglio riscritta, basta con il porgere il destro alle compagnie petrolifere, assetate di profitto, bisogna considerare seriamente un cambio di rotta necessario verso le fonti di energia rinnovabile (solare ed eolico concordato con i comuni, le province e le regioni). Per tutto quanto detto il 22 dicembre l’Irpinia scenderà in piazza a difesa del territorio, della salute e della vita. Lo farà con una manifestazione regionale che si snoderà per il centro urbano di Gesualdo, dove appunto è stata predisposta “l’arma del delitto” cioè il primo pozzo esplorativo.
Ci ritroveremo tutti a condividere un’idea di sviluppo basata sulla partecipazioni collettiva dei cittadini verso scelte condivise. Niente è perduto, siamo ancora in tempo a costruire una autodeterminazione generale verso un futuro basato sull’esistente cioè storia ,cultura e sapori della terra. Il 22 dicembre è lo spartiacque tra l’essere soggetti passivi di scelte imposte dall’alto oppure essere attori principali del futuro della nostra Irpinia. Ci saranno i bambini delle scuole elementari, medie e superiori a rimarcare la loro opzione a voler “scegliere del proprio futuro in maniera autonoma”, ci sarà la chiesa, i sindaci del comprensorio, le mamme con i propri figli e tanta, tanta gente stanca di subire scelte calate dall’alto che “ti costringono a camminare supini”.
L’Irpinia tutta griderà il proprio “No alle trivellazioni petrolifere” e un generale sì alla vita. Ci aspettiamo ed auspichiamo che il 22 siano presenti anche i parlamentari irpini e con essi quelli regionali, vogliamo i partiti e i sindacati oltre che tutte le associazioni presenti sul territorio ma che nessuno si sogni di mettere il proprio cappello sulla questione petrolio perché “A terra è a nosta e nun s’ha da tuccà”.

IRPINIA BENI COMUNI Coordinamento NO TRIV E-mail: coordinamentonotriv@gmail.com tel: 389/9936298 Alfredo 347/7259446 Annibale 328/9454826 Carmine 339/5614019 Eugenio 345/0459691 Rocco

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