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Gruppo Bilderberg: Movimento 5 Stelle in trasferta al vertice: “Vogliamo sapere”

bilderberg1Partiranno stasera alla volta di Hertfordshire, Gran Bretagna, obiettivo l’hotel The Groove, “nel quale abbiamo provato a prenotare ma era tutto esaurito da giorni”. Ritorno previsto per domenica mattina quando calerà il sipario sull’evento messo nel mirino. Carlo Sibilia e Paolo Bernini, deputati del Movimento 5 stelle, proveranno ad avvicinar l’albergo dove in questi giorni si sta celebrando l’incontro annuale del gruppo Bilderberg.

Con loro alla volta di Londra un reporter, “per tentare di documentare quello che succede in queste riunioni e provare a parlare con alcuni dei partecipanti italiani”. I parlamentari stellati si aggiungeranno a Alex Jones e Daniel Estulin, tra i promotori del Bilderberg Fringe Festival, una sorta di contromanifestazione che contesta i meccanismi poco trasparenti del gruppo di pressione internazionale.

“Non andremo a seguire il vertice perché siamo animati una mentalità complottista – racconta Sibilia – ma semplicemente perché crediamo che riunioni come queste sono inserite in filiere decisionali che portano a scelte che coinvolgono i cittadini. E riteniamo che questo tipo di situazioni debbano essere più trasparenti”. Sibilia osserva che nell’elenco dei partecipanti sono compresi importanti politici, banchieri, capitani d’impresa e giornalisti. “Vogliamo acquisire informazioni su cosa e come viene deciso, perché riteniamo che sia nell’interesse di tutti capire di cosa stiamo parlando”.

L’obiettivo è raccogliere le testimonianze dei partecipanti al controvertice, ma anche intercettare Lilli Gruber, Alberto Nagel, Franco Bernabè e Mario Monti, tra i sei italiani che prenderanno parte al meeting, per fargli qualche domanda. “Si sa che l’ex premier è da tempo un membro di Bilderberg – dice Sibilia – Lui ha spinto per far approvare il Mes e prima ancora il Fiscal compact, e ha rapporti sia con la Trilaterale sia con il Fondo monetario internazionale. Elementi che portano a pensare come ci sia una correlazione tra quel che accade lì e le politiche che investono i cittadini italiani ed europei: cosa c’è di sbagliato nel tentare di capirlo?”. Il deputato campano osserva che l’edizione del 2013 “è tra quelle di cui si hanno più informazioni, ma ancora non basta: vogliamo chiedere ai partecipanti italiani se gli argomenti che verranno trattati nel chiuso dell’albergo non richiederebbero maggior trasparenza”. A preoccupare Sibilia è la mancanza di chiarezza sui gruppi d’interesse che partecipano a questo tipo di consessi per influenzare i decisori pubblici: “I partecipanti ricoprono e hanno sempre ricoperto ruoli di spessore. Lo stesso Enrico Letta vi ha preso parte l’anno scorso. In Italia abbiamo alcuni omologhi, come l’Aspen Institute. Ma anche Vedrò ha alcune caratteristiche simili”.

Il think tank promosso dal 2005 dal premier quest’anno non si terrà. Sibilia azzarda una spiegazione: “Forse perché hanno ritenuto sconveniente far sedere allo stesso tavolo gruppi di potere finanziati da lobby alle quali non interessa la politica in quanto tale, ma solo influenzare le scelte del governo”.

L’onorevole a 5 stelle assicura: “Non vogliamo fare i no global o i cospirazionisti. In Gran Bretagna andremo sapendo del nostro ruolo di parlamentari e rappresentanti delle istituzioni. Anche per questo non so se prenderemo parola alla contromanifestazione, anche perché non abbiamo con contatti con nessuno. Vogliamo essere lì solo per poter dare più informazioni possibili a tutti i cittadini”.

Pietro Salvatori,
L’Huffington Post 07.06.2013

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