Nel pomeriggio dell’11 maggio 2013, un condannato a quattro anni di evasione fiscale in secondo grado, farà la sua marcetta su Brescia in piazza del Duomo contro la magistratura. I giudici hanno il torto di giudicarlo, per lui dovrebbero voltarsi dall’altra parte come il pdmenoelle o rimanere silenti come le statue di sale delle Istituzioni. Ma, purtroppo per Al Tappone, giudicare è il loro mestiere e i tribunali della Repubblica non sono ancora stati privatizzati. Non un fiato da Capitan Findus Letta, non un sospiro dai vertici del pdmenoelle in nome della “pacificazione“. Una parola usata per nascondere l’immondo mercimonio di un governo che rimane in piedi perché sostenuto da un condannato per i suoi fini personali. Napolitano ha detto che “Bisogna fermare la violenza verbale prima che si trasformi in eversione“. A Milano con l’occupazione del Palazzo di Giustizia da parte dei nominati da Berlusconi in Parlamento l’eversione è già avvenuta. Politici contro magistratura. Non ricordo un sussurro da parte del capo del Csm. Forse era distratto in nome della governabilità. La “violenza verbale” è consentita se a protezione dello statista Berlusconi che, magnanimo, mantiene in vita il governo. “Basta a queste sentenze annunciate, emesse sulla base di teoremi politici-giudiziari“, Gregorio Fontana, pdl. “C’è uno scatenamento di forze, non solo giudiziarie, che hanno un duplice obiettivo: colpire Berlusconi e mettere in crisi l’equilibrio di governo“, Fabrizio Cicchitto, pdl, tessera P2 2232. Magistrati “politicizzati accecati da un odio pregiudiziale che mi vorrebbero interdetto e politicamente morto“, Silvio Berlusconi, pdl, tessera P2 1816. E’ da vent’anni, da Tangentopoli, dalle stragi del ’92-’93, che la magistratura supplisce in parte alla Fine della Politica avvenuta con la Seconda Repubblica. E’ una fiamma sempre più debole, addomesticata da leggi ad castam, da un’informazione faziosa alla quale ogni diffamazione è permessa, da un presunto realismo nel cui nome si è persino giustificata la trattativa Stato-mafia. Per questo governo i magistrati sono un impiccio, un ostacolo alle Grandi Intese, colpevoli di mettere in discussione la pax sociale, irresponsabili. “Lo Stato non può processare sé stesso“, diceva Leonardo Sciascia. E oggi Berlusconi è lo Stato.
Related Articles
1914 Sarajevo – 2014 Sebastopoli #Ucraina
A furia di incidenti, di guerre provocate ad arte, di primavere improbabili, come quella fasulla in Libia, o come in Egitto dove ora comandano i militari dopo un colpo di Stato nel silenzio più assoluto delle cosiddette democrazie, a furia di nazioni usate come terreno di scontro di interessi internazionali a colpi di bombe e di […]
La banda ultralarga deve rimanere in mano pubblica #RaiWay – parte 3/3
Questa è la terza e ultima puntata sulla partita che si gioca sulle antenne della RAI controllate tramite RaiWay. Si parla del futuro della televisione (pubblica e privata) e della banda ultra-larga. Andrea Cioffi, capogruppo M5S al Senato, racconta gli interessi e le parti in gioco. Leggi la prima e la seconda puntata. “Un restante […]
Una domanda a Repubblica: quanto costa la disinformazione a pagamento?
Da settimane su Repubblica.it, megafono del Pd che in fatto di disinformazione la sa lunga, spuntano curiosi banner pubblicitari: sono avvisi a pagamento che il Pd ha acquistato per promuovere provvedimenti-scempio come lo Sfascia Italia e riforme farlocche come quella sulla giustizia civile. Il lettore che clicca sul box viene reindirizzato sulla pagina dei deputati […]