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Nasce un bambino e si pianta un albero: lo stabilisce la legge

alberi_neonatoUn nuovo albero per ogni bimbo venuto al mondo: questa volta non si tratta di una semplice iniziativa ma di una vera e propria legge. La norma, entrata in vigore il 16 febbraio scorso, stabilisce che tutti i comuni italiani con più di 15mila abitanti debbano piantare un albero per ogni nuovo bambino registrato all’anagrafe o adottato.

In realtà l’obbligo era già stato introdotto nel 1992. Ora per assicurarne un effettivo rispetto sono state portate avanti alcune modifiche a partire dalla tipologia dei comuni: non tutti ma solo quelli più estesi. La norma prevede inoltre che la piantumazione debba avvenire entro sei mesi e non più di dodici dalla nascita o dall’adozione.

Obiettivo principale: cercare di contrastare il consumo di suolo e la perdita di zone verdi. Toccherà a un Comitato per lo sviluppo del verde pubblico vigilare sul rispetto della normativa. I Comuni hanno invece l’obbligo di comunicare il tipo di albero scelto per ogni bimbo  e il luogo in cui è stato piantato provvedendo anche a un censimento annuale di tutte le piantumazioni.albero-neonato-manifesto

Un passo decisamente importante non solo per contrastare la cementificazione continua delle nostre città ma anche per la nostra stessa salute e il nostro benessere quotidiano.

Come rivela uno studio dello U.S. Forest Service e pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicineesiste una stretta correlazione tra la perdita di verde e la mortalità delle persone.

In particolare, i ricercatori hanno esaminato i dati demografici relativi ai decessi per patologie cardiache e malattie respiratorie verificatisi in circa 1300 contee sparse in quindici stati nordamericani. Dai dati è emerso che tra le popolazioni residenti nelle zone infestate da un particolare coleottero che uccide i frassini si sono verificati circa 15mila decessi in più per malattie cardiache e 6mila in più per malattie respiratorie rispetto alle zone in cui il coleottero non è presente.

Non importa quindi che si tratti di querce, pini o pioppi, gli alberi devono essere tutelati perchè è anche dalla loro presenza che dipende la nostra salute.

Redazione
www.nonsprecare.it

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