Il rally sta per entrare nella fase finale. Mancano 25 giorni alle elezioni politiche, 25 giorni che caratterizzeranno il Paese per i prossimi 10 anni. La situazione è chiarissima. I partiti si sono fatti una legge elettorale a pochi mesi dal voto a loro uso e consumo. Oggi il MoVimento 5 Stelle è accreditato dai sondaggi attorno al 30% e in crescita costante, siamo sopra la coalizione di centrosinistra e a pochi punti da quella di centrodestra.
Pensavano di metterci in difficoltà con i collegi uninominali, ma noi abbiamo schierato centinaia di super competenze che hanno una caratteristica fondamentale in comune: sono del territorio in cui si candidano. Non come la Boschi paracadutata a Bolzano o come Sgarbi nella mia città, mandato li a fare il provocatore. Cari amici di Pomigliano mi rivolgo a voi, vi prego di tollerarlo. Lo conosciamo tutti, fa quello di mestiere, non consideratelo neppure un candidato, ma spiazzatelo con la nostra proverbiale ospitalità. Offritegli un caffè, una pizza, una sfogliatella. Non date peso a ciò che dice, non lo fa apposta, è solo il personaggio che interpreta scritto dal suo regista Berlusconi.
Gli scenari per il post voto sono due o il MoVimento 5 Stelle al governo o il caos. Renzi e Berlusconi hanno capito che insieme non faranno il 51% e dicono che si tornerà a votare: sono degli irresponsabili perché questa situazione l’hanno creata loro apposta per fare l’inciucio dopo il governo, ma ora che sanno che non riusciranno sono nel panico e non hanno nessun piano B. Hanno fatto una legge contro di noi, ma come sempre nella storia gli si sta ritorcendo contro.
Io sono fiducioso, molto fiducioso. In questi ultimi 25 giorni tutto può cambiare e possiamo arrivare ad avere la maggioranza. L’entusiasmo sta crescendo. Il vostro sostegno è palpabile. In poche settimane abbiamo raccolto circa 500.000 euro per la campagna elettorale, ma abbiamo bisogno di ulteriore supporto proprio per la volata finale.
In questi giorni fino al 12 sarò in Puglia, Basilicata, Calabria e Campania dove si chiuderà ufficialmente la prima parte del tour nella mia città a Pomigliano d’Arco. Poi ci saranno le 12 tappe conclusive per il #Rally finale. Le tappe sono queste:
14 febbraio Chieti
15 febbraio Rimini
16 febbraio Livorno
17 febbraio Genova e Torino
18 febbraio è ancora da definire, ma sarà in Piemonte
19 febbraio Cagliari
23 febbraio Caserta
24 febbraio Bari
25 febbraio Napoli
26 febbraio Palermo
2 marzo la grande chiusura a Piazza del Popolo, Roma, dove dobbiamo esserci tutti, tutti quelli che hanno voglia di partecipare, scegliere e cambiare il Paese.
Per queste 12 tappe vi chiediamo il massimo supporto. Agli attivisti sul territorio affinché ci diano una mano per organizzare e promuoverle, ai portavoce, e a tutti voi per sostenerci con delle donazioni. Nella pagina delle donazioni trovate varie modalità per donare. Potete scegliere di donare uno degli importi selezionati, o inserire direttamente l’importo che preferite. Ci sono anche delle campagne specifiche che potete sostenere. Potete donare un chilometro per il Rally, potete donare un minuto del documentario che pubblicheremo dopo le elezioni e presto ci saranno anche altre campagne a tema. Tutte le donazioni serviranno per sostenere il Rally, le 12 tappe che vi dicevo prima e il tour di Alessandro Di Battista. Se partecipate ai nostri incontri nei territori troverete anche il donamat, dove potrete donare sia in contanti che con la carta.
Ogni sforzo fatto in questi ultimi 25 giorni vale dieci. Nessuno sforzo sarà vano. Guardate i media che ci attaccano ogni giorno con falsità e illazioni mentre sugli altri partiti che hanno situazioni realmente imbarazzanti vige un omertoso silenzio. La Procura di Roma ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi per corruzione; il candidato del Pd in Puglia, fino a qualche ora fa anche assessore all’Ambiente, è stato indagato per corruzione e turbativa d’asta. Tutti i media sono stati muti. Il 4 marzo non possiamo lasciare il Paese nelle mani dei partiti della corruzione. Renzi doveva fare la rottamazione, alla fine ha solo rottamato la questione morale di Berlinguer. Berlusconi doveva fare la rivoluzione liberale e invece ci ha regalato Monti, Equitalia e il Regolamento di Dublino. È arrivata l’ora di una svolta. Il potere è nelle tue mani.
Partecipa. Scegli. Cambia.
di Luigi Di Maio