Il parlamentare Carlo Sibilia illustra la campagna che punta al rimborsi delle somme non dovute
<<Molti comuni italiani hanno commesso errori nel calcolo della Tari e i cittadini pagano più del dovuto>>. Carlo Sibilia, deputato del Movimento a 5Stelle, inaugura il <<Taritour>> che oggi partirà da Solofra e toccherà quasi tutta la provincia. <<Ci sarà un gazebo informativo per avvisare i cittadini e fornire consulenze gratuite su ciò che sta accadendo>>.
La vicenda nasce da lontano, come ricostruisce Sibilia, e più precisamente dal 2014 quando il quotidiano “Il Sole-24ore” sollevò i primi dubbi sul calcolo della Tari da parte di molti Comuni italiani, soprattutto dopo il passaggio da Tares e Tarsu e fino all’ultima modalità introdotta, che prevede un calcolo della tassa sui rifiuti in base a una quota fissa e una variabile, legata sia alla superficie dell’abitazione che al numero dei componenti familiari. <<Molti Comuni stanno commettendo degli errori nel calcolo della quota variabile – spiega Sibilia – perché questa va considerata solo sull’abitazione, mentre in alcuni casi abbiamo scoperto che viene applicata anche sulle pertinenze, quali garage o sottotetto. Do fatto lievita ingiustamente l’importo da pagare. Quindi, se nella cartella la quota variabile viene applicata anche sulle pertinenze, si ha diritto al rimborso anche per gli anni precedenti>>.
Nonostante la vicenda sia stata sollevata già nel 2014, solo poche settimane fa è arrivata una risposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze. <<Nel 2016, i miei colleghi in Commissione Finanze, hanno presentato un’interrogazione al Ministero – ricorda Sibilia – e dopo un anno abbiamo ottenuto una risposta che conferma la presenza di errori di calcolo da parte di vari comuni d’Italia>>.
Il deputato dei 5Stelle spiega come, in alcuni casi, siano arrivate cartelle della tassa dei rifiuti con errori importanti: <<Ci sono state imprese che hanno ricevuto una maggiorazione non dovuta anche di migliaia di euro, così come cittadini con errori di 500 euro>>.
<<In quasi tutte le regioni d’Italia abbiamo attivato lo sportello “Sos-antiEquitalia” – ricorda Sibilia – che sarà a disposizione di tutti i cittadini che vorranno chiedere il rimborso. Li seguiremo nella compilazione di un modulo da consegnare al Comune di riferimento. Tutto a titolo gratuito in modo che possano evitare di rivolgersi a un avvocato e rischiare di ritrovarsi di fronte a una spesa superiore al rimborso stesso>>. Una volta inoltrata la pratica, l’ente comunale avrà 90 giorni di tempo per rispondere e altri 180 per rimborsare l’errore di calcolo.
<<Altrimenti si potrà ricorrere alle commissioni tributarie provinciali>>, precisa Sibilia aggiungendo come al momento non esista u54a mappa dei Comuni in cui si stanno verificando questi errori. <<Il “Taritour” nasce proprio per ricevere segnalazioni dai cittadini, al momento l’unico dato che abbiamo riguarda i comuni di Roma e Torino dove la Tari è stata calcolata correttamente>>.
Marco Imbimbo
Il Mattino di Avellino 19.11.2017