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Pavoncelli e trivellazioni, i no a Cinque Stelle

incontro_caposeleIl Movimento punta a tutelare il territorio. Guidi: le grandi opere non aiutano a vivere meglio

Passata l’euforia per l’eccezionale risultato delle elezioni Politiche, il Movimento Cinque Stelle riprende il lavoro consueto, riaprendo il confronto con le realtà locali. <<Ci sono capisaldi nel nostro programma che non si toccano – precisa Tiziana Guidi, portavoce e candidata sindaco al comune di Avellino – ma i suggerimenti specifici li prenderemo direttamente dai cittadini>>. Il solco è quello tracciato dai numerosi incontri già svolti in provincia, ancora prima della campagna elettorale: <<Siamo andati molto in giro – dichiara Clemente Antonio Oliviero – e siamo venuti a conoscenza di situazioni come, ad esempio, le trivellazioni. Anzi, in quel caso, la notizia è arrivata prima a noi ad Avellino, circa un anno fa quando la cosa non era nota. Ne abbiamo informato Eduard Natale ed è partita una campagna di sensibilizzazione finché oggi si è arrivati al parere negativo del consiglio regionale. Siamo stati e saremo sempre per il no a questa ipotesi, perché le trivellazioni mettono a rischio contaminazione le falde acquifere e c’è un nesso tra i movimenti tellurici e queste operazioni. Ancora sul fronte della tutela dell’assetto idrogeologico del territorio irpino, il M5S intende far proseguire il proprio impegno contro la Pavoncelli bis: <<Non siamo contrari a priori a grandi opere – spiega Oliviero – ma esprimiamo il nostro no dopo averle valutate, forti del parere di tecnici specializzati. E la galleria in questione è una di quelle opere che portano solo sperpero di denaro e danno all’ecosistema. Se la portata d’acqua della condotta sarà triplicata, i corsi che sono la vera ricchezza dell’pavonelli bisIrpinia saranno immediatamente depauperati. La cosa peggiore è, poi, quando presentano opere del genere con la promessa di posti di lavoro che andrebbero invece ricercati altrove>>. Nelle risorse locali, sencondo Generoso Testa, che sottolinea come <<l’identità del territorio, che da noi si traduce nell’agricoltura e nell’agroalimentare, va preservata e sviluppata. Ne parlano tutti, è vero, ma non è stato mai realizzato nulla nei fatti, se non appunto inutili finanziamenti di opere pubbliche che non portano a nulla>>. Come quelle realizzate in città, evidenzia Guidi, che <<con noi non saranno una priorità>>. Anche l’idea di capoluogo delineata dai Cinque Stelle, con la prospettiva delle Comunali che saranno il secondo banco grande banco di prova per il Movimento, si caratterizza per l’attenzione alla qualità della vita e al sociale. <<Voglio che questa città cambi, – continua – è inconcepibile che sia scivolata al novantatreesimo posto per qualità della vita. Non può riformare una simile situazione che l’ha provocata. Ora bisogna occuparsi di istruzione e di welfare. E’ vergognoso che questa città non abbia un Piano di zona da 4 anni. Certo, si deve arrivare alla gestione di quanto è rimasto incompiuto in città e noi siamo per l’inserimento di molte opere recuperate in un percorso turistico, che possa dare lavoro ai nostri ragazzi. All’Ex Eliseo, inoltre, potrebbero trovare spazio le associazioni, su cui questa città basa la propria vita culturale e che hanno il sacrosanto diritto di avere delle sedi. E’ chiaro che bisogna valutare attentamente la struttura, per capire se sia possibile trarne un utile economico, ma occorre anche ridurre le uscite comunali tagliando le consulenze, le spese di telefonia e istituendo un ufficio di conciliazione>>. Per migliorare la trasparenza, poi, i Cinque Stelle già pensano a una web cam in sala consiliare, mentre puntano a dar vita a un’amministrazione che dia risposte ai cittadini in tempi ragionevoli. Quello che certamente, invece, non ci sarà è una sede istituzionale del Movimento, i cui attivisti continueranno a incontrarsi nella sala condominio di via Amatucci o in diversi locali della città di Avellino.

Roberta Mediatore
Il Mattino 28 Febbraio 2013

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