Caposele 17:47 | 27/02/2013
CAPOSELE – Il caso Puc ed il rinvio a giudizio del sindaco e di quattro assessori fa discutere nel centro altirpino. Ora, però, la discussione si sposta ad Avellino, infatti, Antonio Cione, delegato del direttivo regionale di Cittadinanzattiva scrive al Prefetto di Avellino, Umberto Guidato.
«Come riportato anche dalla stampa provinciale, all’esito dell’udienza preliminare tenutasi martedì 19 febbraio 2013, – scrive Cione – il Gup Luigi Levita ha disposto il rinvio a giudizio avanti al Tribunale collegiale di S. Angelo dei Lombardi per l’udienza del 28 giugno 2013 del sindaco di Caposele, Farina Pasquale, e degli assessori comunali Rosania Alfonsina, Malanga Vito, Pallante Alfonso e Ceres Angelo, poiché non si sono astenuti ed hanno espresso parere favorevole all’approvazione del Puc di Caposele, in tal modo procurato a se stessi o propri congiunti un ingiusto vantaggio patrimoniale.
Non risulta che il Comune di Caposele, quale parte offesa, sia formalmente a conoscenza del procedimento penale, non risultando l’Ente essere stato destinatario del decreto di fissazione dell’udienza preliminare o costituito parte civile nel procedimento penale in epigrafe.
E, come è noto, l’ultimo periodo del quarto comma dell’art. 78 citato testualmente recita che nelle more dell’accertamento di tale stato di correlazione immediata e diretta tra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini è sospesa la validità delle relative disposizioni del piano urbanistico. Fatte queste necessarie premesse per evidenti esigenze d’imparzialità e trasparenza, si chiede di voler invitare il Sindaco del Comune di Caposele a prendere atto, con specifica deliberazione dell’Organo competente, del ricorrere della fattispecie disciplinata dal secondo periodo del quarto comma dell’art. 78 TUEL che dispone la sospensione della validità delle disposizioni del Puc di Caposele».