“Da Creta a Santorini, da Mykonos a Salonicco, è ufficiale: quattordici aeroporti greci, tra i più redditizi, saranno ceduti alla Germania fino al 2055. Prima le conquiste avvenivano con le guerre, oggi si fanno con l’Euro. In Italia la Lamborghini, la Ducati, Italcementi e altri colossi sono in mani tedesche da oltre un anno. Parmalat, Galbani, Eridania, Bulgari, Gucci, Buitoni, Sanpellegrino, Perugina, Motta sono tutte finite in mani francesi.
Tra il 2008 e il 2013, 437 tra i più famosi marchi italiani sono finiti in mani straniere. Ci hanno trasformato in un outlet, dove da tutto il mondo si viene a fare shopping senza che il governo batta ciglio. Recentemente inglesi e sudafricani hanno comprato la birra Peroni e lo spumante Gancia. Per non parlare di Ansaldo ai giapponesi, Terna e Pirelli ai cinesi, il marchio Valentino agli arabi. A quando l’acquisto del Colosseo?
La Grecia è stata dapprima strangolata nei vincoli di bilancio dell’Euro, quei vincoli che Germania e Francia si sono potute permettere di non rispettare tante volte. Adesso che il Paese è totalmente dipendente dai bonifici della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale, gli fanno cedere i gioielli di famiglia in cambio di qualche spicciolo. In queste nuove guerre di conquista, Germania e Francia la fanno da padrone. In Grecia fanno shopping dei servizi più redditizi: l’anno scorso la Grecia ha totalizzato il record di 23 milioni di turisti ed è ovvio che gli aeroporti siano una miniera d’oro. Per questo li vogliono, in cambio della riapertura degli sportelli bancari. In Italia invece hanno fatto shopping delle aziende del Made in Italy, con una strategia quasi militare. Prima i governi del PD, Forza Italia e Lega le hanno asfissiate con l’aumento delle tasse, perché “ce lo chiede l’Europa”. Poi, quella stessa “Europa” (in realtà l’asse franco-tedesco) le ha comprate da imprenditori ridotti allo stremo. Un po’ come quando in guerra si radono al suolo le città e poi si entra nel business della ricostruzione. L’Europa ha bisogno di riassaporare il gusto degli stati sovrani, quelli che non si fanno svaligiare ringraziando.
Se vorrete darci la possibilità di governare, la nostra idea di Italia è chiara: riportare a casa molte eccellenze del nostro Made in Italy. Potremo farlo attraverso il Fondo Strategico Italiano di Cassa depositi e prestiti che le potrà acquisire.
Riacquistando questi gioielli di famiglia creiamo un’occasione per rilanciare l’occupazione e l’eccellenza in Italia. I profitti sul Made in Italy resteranno in Italia e la arricchiranno. Dovremo mettere in discussione anche questo euro che non può essere arma di colonizzazione di altri Stati. Il Movimento 5 Stelle vuole mostrare all’Europa cosa vuol dire avere al governo persone libere di decidere”.
M5s Camera