Gli uomini della Bce hanno privilegi, immunità, stipendi da nababbi e coperture come Al Capone e la sua squadra di agenti Intoccabili nell’America degli anni ’30. Solo che Tsipras non è l’agente Eliot Ness.
Chi decide il futuro della Grecia e dei greci? Nonostante il cambiamento lessicale, il regista è sempre la Troika composta da Bce, Fmi e Commissione europea. Adesso i tre si fanno chiamare “Istituzioni”, usano un linguaggio meno aspro davanti alle tv e nella condotta dei negoziati, ma la sostanza è sempre quella. L’austerity non è cambiata e continuano a imporla alla Grecia così come a tutti i Paesi europei, Italia compresa.
BCE, STIPENDI DA NABABBI
Mario Draghi è il governatore più pagato al mondo. Percepisce 378.240 euro l’anno, oltre 31.500 euro al mese. Nel 2013 il suo stipendio è stato agganciato all’inflazione con un aumento dell’1%, dimenticando però che l’Europa è nel frattempo entrata in deflazione per colpa proprio delle politiche monetarie decise dalla Bce. Come dipendente pubblico Draghi ha goduto di un aumento di stipendio, mentre nel contempo la Troika ha imposto il blocco degli stipendi degli statali nei Paesi in difficoltà economiche. Nel 2012 due membri del Board che avevano lasciato l’incarico (Lorenzo Bini Smaghi e Josè Manuel Gonzales-Paramo) hanno ricevuto la bellezza di quasi due milioni e mezzo di euro di liquidazione. La Bce non conosce #austerity, quella la impone solo ai cittadini.
LA SEDE FARAONICA
Nonostante la crisi e i tagli imposti agli Stati europei, la Bce si è “concessa” quest’anno una faraonica sede. Il nuovo grattacielo è costato ai contribuenti europei ben 1,3 miliardi di euro. Ospita 3.600 dipendenti, dei quali 158 dirigenti e 1.100 precari. Il nuovo palazzo dell’Eurotower si estende per 185 metri di altezza e ha due edifici poligonali di 43 e 45 piani rispettivamente, dove si trovano gli uffici. Rispetto al 2005, quando il progetto è stato approvato, il costo di realizzazione è aumentato del 41%. Da iniziali 850 milioni di euro, Mister Draghi ne ha spesi 1,3 miliardi, quasi 500 milioni in più. Alla faccia dell’austerity.
IMMUNITA’ E PRIVILEGI
La Bce ha poteri talmente ampi e consolidati che potrebbe essere paragonata a uno dei 28 Stati membri. Ai membri del b
oard esecutivo e al loro staff, infatti, sono assicurate le cosiddette guarentigie, l’inviolabilità delle proprie sedi, l’immunità da ogni autorità giudiziaria, i privilegi di non pagare le tasse in nessun Stato membro.
L’articolo 40 del Protocollo sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, recita: “La BCE beneficia sul territorio degli stati membri dei privilegi e delle immunità necessari per l’assolvimento dei propri compiti, alle condizioni previste dal protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee”.
Leggendo il documento che regola i diritti e i doveri dei funzionari della Bce, si scopre che a questa Istituzione viene riconosciuto uno status di organizzazione internazionale simile alle sovranità statali. “Ogni azione giudiziaria contro la Bce è inammissibile e deve essere annullata”, si legge inoltre nel documento. I membri del board possono agire al di sopra delle leggi e nessuno di loro può essere perseguitato quando svolgono funzioni esecutive previste dal mandato BCE. I loro privilegi sono comparabili a quelli che hanno i parlamentari europei, che però a differenza dei burocrati di Francoforte sono stati eletti dai cittadini.
