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Contro il maltrattamento degli animali approvate le mozioni M5S. Adesso via al DDL!

askiSulla “promozione della cultura contro il maltrattamento degli animali” il Movimento 5 stelle ha presentato in Senato due mozioni (Taverna e Fucksia) e un odg (Fattori) che sono stati approvati dall’assemblea. La battaglia del movimento per il rispetto dei diritti degli animali prosegue ora con la richiesta di calendarizzazione del Disegno di Legge 1482, a prima firma della portavoce Serenella Fucksia, già presentato sulla sistema operativo M5S Lex.

Un Ddl che contiene anche gli impegni approvati con le nostre mozioni e che andrebbe a riempire un vuoto normativo, denunciato anche da numerose associazioni animaliste che hanno espresso il loro sostegno al lavoro del M5s in favore degli animali.

Il percorso verso il riconoscimento dei diritti animali ha avuto inizio quasi quarant’anni fa. “Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all’esistenza“: lo ha sancito l’articolo 1 della Dichiarazione dei diritti degli animali, proclamata il 15 ottobre 1978. Tale articolo riconosce da una parte il diritto agli animali alla vita ed al benessere, dall’altra impone all’uomo il dovere di tutelare questa loro condizione.

Nell’Unione Europea sono stati approvati numerosi atti normativi che testimoniano un’evoluzione della condizione animale nell’ambito dei diritti. In materia di benessere animale, un passo fondamentale in Europa è stato compiuto con la sottoscrizione del Trattato di Lisbona (in vigore dal 10 gennaio 2008). In questo atto si è giunti a considerare gli animali “esseri senzienti” ovvero individui in grado di provare piacere o dolore.

L’attribuzione a tutti gli animali, compresi quelli “d’affezione”, della capacità di sentire, assume un rilievo fondamentale a livello giuridico: l’evoluzione promossa dal Trattato di Lisbona si traduce nell’impegno per gli Stati membri a promuovere concretamente politiche in materia di benessere e tutela degli animali.

Per quanto riguarda l’Italia, si è ancora lontani da un’effettiva attuazione di quanto disposto nel Trattato. Infatti, la legislazione in materia di tutela animale è ferma all’entrata in vigore della legge n. 281 del 1991. Il nostro Paese, con una legge del 2010, ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa del 1987 per la protezione degli animali da compagnia, dettando specifiche norme di adeguamento interno. La normativa citata chiede, in particolare, agli Stati aderenti, l’attuazione di principi fondamentali per il benessere degli animali e per il loro mantenimento.

La mozione a prima firma Fucksia impegna il governo:
1) a promuovere, nel rispetto delle disposizioni vigenti, una più attenta regolamentazione della professione veterinaria, favorendo un rapporto più trasparente tra proprietario e veterinario;

2) ad adottare una politica di maggiore contrasto ai reati contro il sentimento animale, inasprendo le pene personali e pecuniarie previste ed implementando sistemi di controllo più efficaci;

3) a valutare l’opportunità di predisporre un intervento, anche a livello europeo, finalizzato all’adozione di un programma diretto a prevenire il randagismo, vietando l’uccisione indiscriminata degli animali randagi. A tal proposito, a predisporre sistemi di controllo e di monitoraggio al fine di verificare che a livello regionale tale divieto sia osservato;

4) ad assumere misure di contrasto all’esportazione di animali da compagniain Paesi in cui non siano garantiti medesimi standard di tutela e protezione, nonché al traffico illecito di animali esotici;

5) a promuovere, nel rispetto del diritto comunitario e nazionale, iniziative circa l’uso di metodi alternativi ai metodi che utilizzano gli animali per le sperimentazioni, promuovendo a livello universitario la formazione di questi nuovi metodi di ricerca;

6) ad incentivare l’utilizzo nelle strutture sanitarie della pet therapy, assicurando per gli animali impiegati il rispetto per le loro caratteristiche etologiche;

7) ad adottare misure volte a disincentivare negli spettacoli pubblici, in particolare quelli circensi, l’utilizzo di animali, qualora questi ultimi siano costretti ad attività contrarie alla propria natura, in totale negazione alle proprie caratteristiche etologiche, o magari obbligati a rimanere in una condizione di prigionia per mero intrattenimento.

La senatrice Taverna con la sua mozione pone l’accento sulla sperimentazione compiuta sugli animali: lo scenario scientifico nazionale ed europeo è sempre più rivolto alla loro promozione.

Il tema della sperimentazione animale è sempre più dibattuto e la coscienza collettiva è diventata più sensibile ad approcci alternativi, ma medici, biologi, veterinari e scienziati lamentano una disinformazione riguardo ai metodi alternativi. L’assenza di un adeguato finanziamento, la mancanza di una formazione universitaria per gli studenti e i futuri ricercatori sullo stato attuale della ricerca scientifica non li orienta a cercare soluzioni diverse per il miglioramento del progresso della scienza.

Questa mozione impegna il Governo:
1) a promuovere, nel rispetto delle disposizioni comunitarie così come recepite a livello nazionale, iniziative volte a informare e diffondere le metodologie alternative alla sperimentazione animale;

2) a promuovere corsi di formazione ad hoc rivolti a studenti universitari e professionisti della ricerca al fine di acquisire sempre più una maggiore comprensione delle metodologie alternative e migliorare così la qualità della scienza.

L’odg della senatrice Fattori si concentra sulla tutela degli animali e la lotta al randagismo, che lo ricordiamo sono principi fondamentali sanciti dalla legge 14 agosto 1991, n. 281. La “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” stabilisce che “lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la saluta pubblica e l’ambiente”.

Scritto da M5S Senato News

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