A Taurasi il confronto tra Forum e Università. De Feo: <<Appello ai politici>>
Creare un tavolo di concertazione tra enti, associazioni e cittadini per la mappatura e la pulizia della Piana del Dragone è l’obiettivo del Forum Ambientale dell’Appennino Meridionale, tavolo di volontari, comitati e cittadini, riunito a Taurasi e ospitato dal Comitato per la Tutela del Fiume Calore. Al centro del confronto le strategie da intraprendere in termini ambientali.
<<E’ necessario – spiega Giovanni De Feo, docente l’Università degli Studi di Salerno – che la politica faccia il suo ruolo. Dobbiamo parlare con le istituzioni e diventare per loro un referente. Non ci dobbiamo distinguere per la polemica, ma per la proposta. Soltanto attraverso l’adozione di un apposito protocollo tra gli enti interessati alla salvaguardia del patrimonio naturale e paesaggistico sarà possibile realizzare tale obiettivo. La provincia, attraverso la sensibilità del presidente Gambacorta a questa tipologia di tematiche, può svolgere un ruolo fondamentale. Soltanto così potremo individuare non solo nella Piana del Dragone, ma in tutto il territorio irpino, le aree di ricarica delle sorgenti e soprattutto capire la possibile correlazione con i luoghi in cui vengono abbandonati rifiuti>>. Nel corso del dibattito, dove hanno partecipato oltre quindici rappresentanti di comitati diversi, dal Comitato No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia fino alle condotte Slow Food, si è cercato di creare una rete tra gli ambientalisti locali per individuare i vari fenomeni, a partire dai rischi legati ai terreni demaniali. <<Questa azione – spiega Virginiano Spiniello del Forum dell’Appennino Meridionale – è possibile soltanto grazie alla collaborazione dei Comuni. E’ un lavoro che non ha tempi brevi>>.
Per favorire tale tipologia di intervento, Eduard Natale, esponente del Comitato No Petrolio in Alta Irpinia propone l’utilizzo di una piattaforma digitale, dove poter segnalare le zone in cui nascono discariche abusive. <<Esistono nuove tecnologie che ci permetto di effettuare questo tipo di mappatura. Basta collegarsi su Open Street Map per segnalare le zone in cui sono presenti importanti sversatoi abusivi o illegali. Per semplicizzare la procedura è stata creata un’apposita app, in modo da favorire anche l’intervento da parte delle nuove generazioni>>.
Il confronto, voluto nella Media Valle del Calore è stata anche un’occasione per discutere su un’eventuale area Mab Unesco, proposta lanciata da diverse associazioni ambientaliste dell’Alta Irpinia. Nel corso della tavola rotonda, si è deciso anche di organizzare un evento, previsto per i primi di gennaio, ovvero la Festa dell’Appennino per la sovranità energetica ed alimentare.
<<Nel corso della manifestazione – dichiara Erasmo Timodeo di Slow Food Campania – che si terrà presso il centro storico di Castelvetere saranno coinvolti gli istituti scolastici del territorio per educare, sin dalle prime generazioni, alla salvaguardia del patrimonio ambienale>>. Grazie alla preziosa collaborazione di Irpinia Turismo si realizzeranno eventi a tema, in sinergia con le tipicità e le particolarità del luogo. Non mancherà neanche la partecipazione da parte delle diocesi locali, che saranno invitate ad interagire. Durante il festival delle aree interne,si discuterà anche di petrolio ed energie, insieme ai rappresentanti dei comitati No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia e No Petrolio Irpinia, nonché ad ingegneri ed esperti del settore come l’architetto Angelo Verderosa e l’ingegnere Giovanni De Feo. L’appuntamento di Taurasi, infatti, è solo il primo passo di un lungo percorso che si svilupperà sull’intero territorio.
Di Edoardo Sirignano
Il Mattino di Avellino versione cartacea 16.11.2014