Frase forte del deputato Cinque Stelle: <<Privilegia i poteri forti che gli scrivono i provvedimenti>>
Non è nuovo a prese di posizione a effetto, foriere di reazioni altrettanto forti. Ma Carlo Sibilia non si lascia intimidire da quelle che potrebbero essere le repliche ed esprime senza filtri il proprio pensiero.
Lo ha fatto anche ieri pomeriggio a San Marco dei Cavoti in occasione del convegno regionale sulle trivellazioni (vedi altro servizio in pagina). Illustrando l’attività svolta alla Camera personalmente e dall’intero gruppo del Movimento Cinque Stelle, il deputato irpino ha fatto dichiarazioni di grande impatto. <<Il Governo Renzi si fa scrivere i provvedimenti di legge dai lobbisti>>, ha esordito il parlamentare. Che a conforto dell’affermazione ha proseguito: <<Sono testimone oculare di quanto sto dicendo. Mentre era in corso la discussione sul testo dello Sblocca Italia, nell’ambito della procedura di conversione in legge, nella attigua sala della Camera denominata <<del Mappamondo>> era tutto un pullulare di lobbisti che vergavano emendamenti a proprio uso e consumo. Lo Sblocca Italia è quindi fatto a immagine e somiglianza dei poteri economici più influenti. Ai parlamentari invece viene negata la possibilità di intervenire e svolgere compiutamente la funzione per la quale sono stati eletti dai cittadini>>.
Concetti fin qui forti ma senza particolari accenti polemici. Ma ecco partire la stoccata: <<Vista con i miei occhi tale situazione – ha proseguito Sibilia – mi chiedo a questo punto cosa differisca tra questo Governo e un clan camorristico. Entrambi mettono gli affari e gli interessi particolari davanti a quelli generali, esattamente come fa una organizzazione malavitosa>>.
Accostamento evidentemente forte che non ha mancato di suscitare l’apprezzamento della platea Cinque Stelle, senza peraltro provocare reazioni da parte dei presenti non di fede grillina (tra i presenti anche il sindaco di San Marco dei Cavoti Giovanni Rossi e altri rappresentanti dell’amministrazione comunale>>.
E un deciso scossone all’uditorio è giunto da Sibilia anche quando si è trattato di indicare le possibili azioni da mettere in campo a contrasto delle trivellazioni: <<Stiamo facendo di tutto secondo i canali canonici – ha ricordato il depuato – Ma questo sistema impedisce di fatto ai cittadini e agli stessi parlamentari di far prevalere gli interessi della comunità. A questo punto dobbiamo chiederci se non sia giunto il momento di passare ad azioni eclatanti per fermare l’arrivo delle trivelle che il territorio non vuole e finiranno per portare soltanto devastazione a queste comunità da sempre vocate ad altre attività>>.
Redazione
Ottopagine 10.11.2014