Rifiuti

Raccolta rifiuti – Ora si rischia il dietrofont

L’assessore provinciale gambacorta boccia il nuovo decreto governativo
Raccolta differenziata, l’Irpinia si conferma provincia virtuosa. Ma ora sui 119 comuni pende la spada di Damocle del nuovo decreto del governo che innesta la retromarcia sulla gestione del ciclo. Dal 30 giugno prossimo raccolta e spazzamento torneranno ai Comuni, mentre è ancora nebuloso il quadro relativo agli impianti di smaltimento. Dal primo gennaio del 2010, così come previsto dalla legge 26/2010, sono state le amministrazioni provinciali ad occuparsi dell’intero servizio. <<Si rischia il caos – sostiene l’assessore all’Ambiente di Palazzo Caracciolo, Domenico Gambacorta – .Da poco la macchina è entrata a regime e si decide di rimettere tutto in discussione. Gli effetti negativi che ne deriveranno saranno notevoli>>. Gambacorta pone l’accento anche su un altro aspetto che ritiene di particolare importanza: <<Non è ancora chiaro se la gestione dell’impiantistica, quindi dello smaltimento, resterà in capo alle Province o passerà alla Regione Campania (a cui spetterà legiferare in merito). Se si verificasse quest’ultimo caso i rischi non sarebbero pochi>>. Fin troppo chiaro il riferimento ad eventuali ipotesi di nuove discariche da realizzare in Irpinia. <<Ci troveremmo di fronte non più ad una gestione provinciale ma ad un ambito regionale – spiega l’assessore di Palazzo Caracciolo -. Giocoforza le aree più deboli, quelle con ridotta densità abitativa, quindi Irpinia e Sannio diventerebbero  più vulnerabili>>. Gambacorta, comunque, garantisce il massimo interesse della Provincia sull’argomento. Ieri, intanto presso <<Sala Grasso>> di Palazzo Caracciolo nell’ambito dell’ottava edizione di <<Comuni Ricicloni>>, Legambiente ha premiato i comuni irpini che hanno mostrato maggiore attenzione alla corretta gestione dei rifiuti, raggiungendo alti livelli di raccolta differenziata. I dati che l’associazione ambientalista ha utilizzato per stilare la classifica sono stati prelevati dal sito della Regione Campania che, in sinergia con gli Osservatori provinciali dei Rifiuti, certifica i dati della raccolta differenziata. All’appuntamento hanno preso parte, oltre allo stesso Gambacorta, il presidente regionale di Legambiente, Michele Buonomo, l’amministratore unico di Irpiniambiente, Francesco Russo, e il direttore generale della società, Felicio De Luca. In sala sindaci ed amministratori dei 65 centri del territorio irpino che hanno ricevuto l’attestato di <<Comune Riciclone 2012>>. Si tratta delle aree che, relativamente all’anno 2011, hanno raggiunto ed in alcuni casi superato il 55% di raccolta differenziata. Si tratta di  Petruro Irpino, Salza Irpina, Chiusano di San Domenico, Sant’Angelo all’Esca, Santa Lucia di Serino, Santo Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Santa Paolina, Sant’Andrea di Conza, Lapio, Summonte, San Potito Ultra,Venticano, Torre le Nocelle, Altavilla Irpina, Monteforte Irpino, Teora, Vallesaccarda, Sperone, Luogosano, Lioni, San Nicola Baronia, Nusco, Baiano, Montoro Inferiore, Montoro Superiore, Montefredane, Scampitella, Pietradefusi, Carife, Taurano, Castelfranci, Montaguto, Sant’Angelo a Scala, Pratola Serra, Andretta, Lacedonia, Torrioni, OspedalettoD’Alpinolo, Montemiletto, Paternopoli, Taurasi, Forino, Greci, Pietrastornina, Prata di Principato Ultra, Senerchia, Volturara Irpina, Tufo, San Michele di Serino, Trevico, Sturno, Serino, Manocalzati, Montefalcione, Melito Irpino, Moschiano, Domicella, Cairano, Cesinali, Chianche, Casalbore, Castel Baronia, Capriglia Irpina, Aiello del Sabato.

m.l.
Il Mattino 19 gennaio 2013

Lascia un commento