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Monteverde. Approvato progetto turistico presentato al Gal Cilsi

Castello aragonese di Monteverde (Av)Turismo, il comune rilancia. Un plafond di 108mila euro per valorizzare fede e cultura

L’amministrazione comunale di Monteverde, capeggiata dal primo cittadino Franco Ricciardi, punta sempre di più verso gli attrattori turistici onde rilanciare l’economia del paese, condizione essenziale per una ripresa rapida e duratura. In tale ottica la compagine amministrativa aveva affidato all’Ufficio Tecnico Comunale il compito di redigere un progetto denominato “Tra fede e archeologia: sulle tracce della città di Cominium”, onde partecipare al bando del GAL – CILSI del 7 luglio del 2012. E l’esito, come è stato ufficializzato, è stato positivo, poiché l’Ente riceverà la somma di 108.524,54 euro destinata alla realizzazione di un progetto articolato ed ambizioso, che si propone di valorizzare le innumerevoli risorse che insistono nel territorio. L’agro nel quale si opererà è uno dei tre colli sui quali si poggi l’antico e quasi intatto agglomerato urbano di Monteverde, ovvero la “Collina dell’Incoronata”, così chiamata perché vi trova sede una chiesetta oggetto di grande venerazione e perché i suoi aspri pendii costituiscono una sorta di naturale “Via Crucis”. Fin qui la parte relativa alla fede cristiana, che tutti più o meno conoscono. Ciò che invece è quasi del tutto ignoto è la presenza, nella zona, di importantissimi vestigi archeologici Monteverde mura pelasgicheindividuati,negli anni novanta del secolo scorso, dall’Ispettore della Soprintendenza Nicola Fierro, che vi aveva trovato traccia di una cinta muraria ciclopica di epoca sannitica, il che gli aveva fatto sostenere, a ragion veduta, che l’antica Cominium corrispondesse all’attuale Monteverde.  E questa è cosa che potrebbe attirare in zona frotte di appassionati. Nella fattispecie , dunque, saranno creati, utilizzando il finanziamento dequo, alcuni sentieri guida alla scoperta tanto delle peculiarità relative al culto religioso quanto di quelle concernenti il patrimonio archeologico a cielo aperto. Saranno, all’uopo, tenuti corsi di preparazione per guide specializzate, che acquisiscano le competenze necessarie per risultare efficaci nell’accoglienza e nell’accompagnamento dei gruppi che sicuramente si lasceranno sedurre dalla bellezza territoriale. E’ inoltre programmata l’apertura di una sala multimediale, onde affiancare il turista potenziale in un vero e proprio viaggio di scoperta in epoche che furono, ma delle quali rimangono, saldamente impresse nel territorio, importanti impronte.

MI.MI
Ottopagine versione cartacea 09.07.2014

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