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Grillo: «M5s primo in Italia»

A Foggia attacca Vendola. In Abruzzo il Cav, Napolitano e Monti: «Il Movimento vale l’80% dei voti».

«La politica ha paura, per questo hanno accorciato i tempi per la raccolta delle firme». Lo ha detto Beppe Grillo nella prima tappa abruzzese di Vasto del 23 dicembre. «Questo», ha affermato il leader del Movimento 5 stelle, «non è mai accaduto nella storia. Ci fanno votare a febbraio perché c’è la neve, ma dico alla politica: non ci va già il 50% a votare. Perché accorpare tutto insieme Parlamento e Regione? Perché siamo diventati con quattro soldi il primo partito della Sicilia. Ed ecco che hanno accorciato i tempi perché dopo aver preso la Sicilia, avremmo preso il Molise, poi saremmo arrivati alla Lombardia e poi al Lazio e poi Roma. Hanno paura di noi», ha detto il comico.
«VOGLIONO FERMARE LA NOSTRA ASCESA ALL’80%». Successivamente, nella tappa di Pescara ha detto: «In tre anni, con i mezzi contro e senza soldi, oggi siamo la seconda forza politica del Paese e forse, la prima. Non voglio guardare i sondaggi perché non ci credo. Schifani e altri politici hanno detto che bisogna fare una legge per fermare Grillo che rischia di arrivare all’80%».
In Puglia, a Foggia, Grillo era stato estremamente critico sulle modalità di gestione della raccolta dei rifiuti e sulla continua emergenza-spazzatura che attanaglia il Sud, attaccando contestualmente il governatore della regione Nichi Vendola di Sinistra ecologia e libertà.

«Monti non c’è più. Fra tre giorni non sapremo neanche chi è, cosa ha fatto». Così Beppe Grillo a Foggia a proposito del possibile impegno politico del premier dimissionario Mario Monti. Monti, ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, «si è sfiduciato da solo, non l’ha sfiduciato nessuno. Si è reso conto di questo, è andato a casa sua e ha chiesto: ‘Cosa faccio?’ E la moglie gli ha risposto: ‘Sfiduciati’. È andato da Napolitano che ha sciolto le Camere e ora vedremo quello che farà».
Grillo ha proseguito: «Monti, che è andato via, ci ha lasciato il patto di stabilità, dicendo che, qualsiasi governo avrà questo piano economico-finanziario per 25 anni. E allora, che cosa andiamo a votare a fare? Noi abbiamo un programma. Siamo delle persone diverse e non mi va di farmi eleggere e fare quello che hanno detto loro. Ho il diritto, se verrò eletto, di andare lì e attuare il programma per cui mi avete eletto».
«BERLUSCONI È MORTO COME LE SUE TIVÙ». «Basta», ha attaccato Beppe Grillo nel comizio di Termoli in Molise, «con i leader, sostituite i leader con il Gps. Noi siamo gruppo politico organizzato. Se ci tagliano fuori è pericoloso per loro, perché c’è già il 50% che non va a votare, se togliamo che il movimento che sono 6 milioni che non va a votare, cosa fanno un governo con il 25-30% cosa fanno di nuovo con Berlusconi che è lì che smanetta in tutte le televisioni, è un poveraccio, è un uomo che non riesce ad invecchiare, ha dei capelli che ha un visone marcio in testa, sembra un cofano della Wolkswagen, è lì che gira con la sua televisione, è già morto come le sue televisioni, morirà con la sua televisione. Questa è una battaglia all’ultimo sangue, questa è una battaglia di un paese fallito dove ci hanno mandato un curatore fallimentare che ora se ne è andato». Secondo Grillo: «Lo spread è migliorato, la borsa è aumentata di due punti dopo che se ne è andato Monti, era lui lo spread».

«Il magistrato Ingroia è la persona più stimabile di questo mondo, ma sta facendo la foglia di fico», aveva detto Beppe Grillo a Vasto in un incontro in piazza a sostegno del gruppo cittadino impegnato nella raccolta di firme per presentare le liste dei candidati in Parlamento del Movimento 5 Stelle. E proseguendo nel suo discorso su Antonio Ingroia, Grillo ha detto che «dietro di lui ci sono gli arancioni, i Cesaroni, e deve stare molto attento perché queste coalizioni usano la sua immagine, che è un’immagine meravigliosa, per poi annidarsi con delle idee magari anche un po’ vecchiotte».
E a proposito della possibilità della nascita di un movimento per Ingroia ha aggiunto che «se lui ne farà uno, noi il nostro e faremo assolutamente delle battaglie insieme. E per questo sono molto felice».
«AI CANDIDATI DICO: EVITATE I TALK SHOW». «Non ce l’ho con le interviste, ma preparatele bene. Usate la televisione, ma lasciate stare i talk show perché sono trappole». Questo il consiglio che Beppe Grillo a Vasto ha voluto dare ai candidati dell’Abruzzo per le prossime elezioni Politiche. «Troppo spesso ci dimentichiamo che la televisione è immagine, non è radio. Se tu vai con la tua faccia onesta e pulita e mentre parli, anche se dici delle cose intelligenti, inquadrano in primo piano Sallusti tu sei morto e ti fanno un danno».
«NOI SIAMO LA RETE, NOI SIAMO IL MONDO». E ha aggiunto che nei talk show «mentre dici una cosa intelligente uno ti interrompe, appena riprendi a parlare chiamano la pubblicità. E’ fatto apposta per marcarvi a vista e farvi fare delle brutte figure. Fate la televisione, ma lasciate i talk show a questi morti viventi, moriranno con i loro mezzi televisivi. Noi invece andremo avanti, perché noi siamo la rete, noi siamo il mondo».

«La legge di stabilità toglie soldi alla sanità, all’Università e alla scuola, ed è una legge che, se non la capisci, ti fa chiudere un’azienda e tu non sai perché». Così il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, a Termoli.
«Io ho provato a leggerla con il mio avvocato e adesso il mio avvocato è in analisi. Qualsiasi cosa noi non capiamo ci ritorna indietro, vivono di queste cose, non ci fanno capire, e questa è una legge che se tu non capisci ti fa chiudere un’ azienda e tu non sai perché. Sono andato a vedere con un altro avvocato, quello che non è in analisi ma adesso si droga, che cos’è: vuol dire togliere 400 milioni di euro all’Università, tagliare la sanità di altri 100 milioni però trovano 2 milioni e 200 per la Tav, non tagliano armi, non tagliano F35, tolgono i soldi alla sanità, all’ Università, alla scuola», ha detto il comico.
«LE MIE LISTE SONO TRASPARENTI PER TUTTI». «Noi abbiamo già votato, abbiamo fatto la prima votazione online della storia del mondo, ho i norvegesi dietro che vengono a vedere cosa sta succedendo in Italia, io ho 65 anni, ho aperto il computer e ho visto la lista dei miei candidati in Liguria come quelli in Puglia, ho scelto una mamma di tre figli, una insegnante e un ingegnere, ho cliccato tre volte e ho votato senza spendere un euro. Abbiamo i candidati che andranno in Parlamento se saranno votati che possono essere conosciuti, visibili a tutti tre mesi prima delle elezioni, nessun partito ha mai fatto una cosa così», ha detto Beppe Grillo
«LAVORIAMO PER CAPOVOLGERE LA POLITICA». «Poi per il 55% sono state votate le donne, siamo pieni di donne in Parlamento se ci votano, mandiamo delle donne straordinarie, mandiamo delle donne con tre figli che sanno come mandare avanti una famiglia, mentre questi qua che abbiamo in Parlamento non sanno portare avanti un conto del loro comune. Quindi noi dobbiamo mettere in Parlamento della gente normale, sincera, buona, onesta, che faccia due legislature, che prenda uno stipendio normale, è il capovolgimento della politica, mettiamo dei cittadini al posto di questa gente che è un sistema ormai corrotto e marcio, ci mettiamo delle persone come noi che incontriamo per la strada», ha detto Grillo.
«LA NOSTRA È UNA VERA RIVOLUZIONE». «Questa», ha proseguito Grillo, «è una rivoluzione che anche i giapponesi stanno capendo, i norvegesi, la Bbc, gli americani vengono a guardare. Votare online non l’ha mai fatto nessuno. Noi con i nostri limiti siamo riusciti a fare qualcosa di incredibile. Questi qui che fanno si inventano le regole durante il gioco, che invece di andare in Parlamento a sfiduciarsi vanno da Napolitano. Non puoi cambiare le regole durante le elezioni, il diritto deve essere certo, se non c’è più la certezza del diritto non c’è più la democrazia».

Domenica, 23 Dicembre 2012

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