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Tre osservazioni allo studio ambientale Aqp

SONY DSCSono tre in tutto le osservazioni presentate in Regione Campania per contrastare il rinnovo della concessione idrica all’Aqp e alla Puglia. Tre plichi redatti da diverse associazioni e circoli sono stati inviati alla Commissione regionale campana incaricata di esaminare l’istruttoria sulla Valutazione di Impatto ambientale presentata dall’Aqp, allo scopo di chiedere parere negativo. Il gruppo di minoranza “Caposele Futura”, il circolo “Arcobaleno” e l’associazione ambientalista “Luciano Grasso”, e il circolo del Partito Democratico bocciano di fatto la convenzione stipulata dall’amministrazione Farina lo scorso 7 luglio 2012. I distinguo sulle osservazioni prodotte dai tre documenti, attengono a elementi di natura politica e tecnica, ma convergono nella richiesta alla Regione di respingere l’istanza presentata dall’Aqp di rinnovo di concessione di grande derivazione d’acqua dalla Sorgenti del Sele del Comune di Caposele.
Attende alla finestra invece l’esecutivo Farina, coautore della valutazione di Impatto Ambientale presentata dall’Aqp. Sono firme di due tecnici caposelesi infatti quelle del documento della società pugliese deputato a certificare che il rinnovo dell’istanza di trasferimento idrico dei 363 litri in dotazione di Caposele non comporti alcun impatto ambientale.
Oltre a valutazioni di tipo legale e tecnico, sollevate dai gruppi organizzati, si chiede alla Regione Campania di intercedere per costringere la Puglia a risarcimenti ambientali. Il circo Dem infatti supera il ruolo di mediazione con l’amministrazione comunale e stringe l’Aqp con richieste ben precise: “L’ Aqp S.p.A. dovrebbe invece: impegnarsi in una più puntuale politica di risparmio, di manutenzione delle reti e di ricerca di fonti idriche oltre l’Irpinia, non escludendo la potabilizzazione della stessa acqua marina per consumi non afferenti all’uso potabile”; e “Dismettere il ruolo di venditore di acqua all’ingrosso, a partire da Caposele, dove la pregiata acqua oligominerale alla fonte viene venduta ad esose tariffe di sub distribuzione, nonostante la consegna al Comune di Caposele avvenga a chilometri zero, scaricando sullo stesso ente il costo di gestione”.

Redazione
Ottopagine versione cartacea 17.01.2015

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