Sibilia (M5S), interroga i ministri <<Manca il via libera all’opera>>
La questione dell’ettrodotto vicino al Goleto arriva in Parlamento. <<Vogliamo capire se in sede di conferenza dei servizi tenutasi il 14 luglio 2010 presso Regione Campania avrebbe dovuto essere convocata la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania visto che si trattava di autorizzare opere riguardanti competenze di più Sprintendenze e per di più ricadenti in due province diverse e in più comuni>>.
Carlo Sibilia e il Movimento 5 Stelle sulle procedure di realizzazione dell’elettrodotto di raccordo tra la linea Goleto Sant’Angelo-Sturno , con la costruenda stazione elettrica di Castelnuovo di Conza, il 18 aprile ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero dei beni culturali e delle attività culturali e del turismo con la quale si chiede ai Ministeri interrogati di fare luce su alcuni aspetti che destano preoccupazione e sconcerto tra la popolazione di quei territori.
<<Inoltre non sappiamo se sia stata valutata l’ipotesi di interramento dell’elettrodotto,
soluzionesempre più perseguita dalla stessa Terna in altri territori, dove evidentemente, la voce della popolazione ha un diverso e maggiore peso. I tralicci alti 40 mt passano a poca distanza dalla millenaria Abbazia del Goleto che invece di essere mortificata dalla costruzione di questi mostri di ferro dovrebbe fungere da centro catalizzatore all’interno di un moderno progetto turistico per l’Alta Irpinia >>.
<<Ma la cosa più stupefacente di questa vicenda è, a quanto pare,la mancanza dell’autorizzazione sismica per questa opera; in effetti, il 3 marzo 2014 ad una richiesta di accesso agli atti del Comitato Civico di Sant’Angelo dei Lombardi, il genio civile di Avellino ha candidamente risposto che non risultano autorizzazioni sismiche nel merito della costruzione dell’elettrodotto stesso>>, dice il parlamentare.
L’interrogazione si è resa necessaria dopo aver inviato diverse comunicazioni alle istituzioni coinvolte e dopo aver chiesto al Procuratore della Repubblica di Avellino di fare luce sulla vicenda. Nel frattempo i lavori vanno avanti e <<magari quando le Autorità competenti rileveranno la veridicità di queste incongruenze l’opera sarà finita ed ancora una volta ci troveremo di fronte ad una realizzazione compiuta ignorando le normative vigenti e la volontà delle popolazioni residenti>>, dice Sibilia
di Redazione
Il Mattino di Avellino 22.04.2014