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Sibilia: il costo alto dell’acqua esempio di malapolitica

Carlo Sibilia_caposeleIl deputato dei << Cinque Stelle>> a Lauro accusa: <<L’Alto Calore non mi fa vedere i bilanci>>

L’acqua e gli sprechi nella gestione di una delle principali e fondamentali risorse dell’Irpinia. Non le manda certo a dire Carlo Sibilia, il deputato del Movimento 5 Stelle intervenuto al meetup di Lauro dove ha incontrato circa un centinaio tra simpatizzanti e curiosi ed ha subito lanciato accuse su come si gestiscono i beni di prima necessità come l’acqua pubblica. <<Ho appena appreso che il costo dell’acqua nella nostra provincia è il più alto della Campania – ha esordito Sibilia – e questo non fa che dimostrare ancora di più come, questo esempio di gestione, sia il sintomo della mala politica in Irpinia. Questo tipo di gestione non è positivo. A ciò, si associa il fatto che fino a poco tempo fa c’erano due società e si segnalava un buco da nove milioni di euro. In questo caso, c’è da fare solo un mea culpa.  E pensare che ho chiesto da tempo di visionare i bilanci dell’Alto Calore ed ancora non ho avuto nessuna risposta. La gestione dell’acqua pubblica si intreccia poi indissolubilmente con la tutela dell’ambiente, l’agricoltura, il turismo: settori che possono creare lavoro nella nostra provincia ma di cui nessuno parla più>>.
All’incontro dei Cinque Stelle non mancano domande politiche. <<Siamo l’unico movimento che si avvicina alla gente – chiarisce subito l’onorevole Sibilia – perché il nostro Dna è questo: siamo fatti dalla gente. E questo lo vedremo alle prossime elezioni europee. Io penso che avremo successo, un successo però non dovuto ai parlamentari o a Beppe Grillo ma alle persone che ci sono vicine sul territorio>>.
Si affrontano anche però problemi locali al meetup, organizzato dal gruppo di Lauro formato da Giuseppe Castaldo, Angelo Fortino e i fratelli Massimo e Pipo Minichiello.
Si pone un problema fondamentale per le piccole aziende come le disposizioni per la chiusura, uno dei punti cardine della differenza tra le tradizionali salumerie e i grossi centri commerciali. E poi ancora, Sibilia illustra il funzionamento del fondo di garanzia del ministero dello Sviluppo Economico, dove vengono immessi i soldi che i parlamentari del Movimento 5 Stelle si tagliano dall’indennità. <<Il 50% del nostro compenso e le diarie non percepite vengono spostati su questo fondo al quale, le aziende in difficoltà possono accedere tramite una procedura standard reperibile sul sito del Ministero. E’ un esempio della nostra attenzione ai problemi degli italiani e delle attività produttive della nostra nazione, poco tutelate ed anche poco comprese. Sono loro un asse portante della nostra Italia>>.

di Giovanni Sperandeo
Il Mattino di Avellino 24.03.2014

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