IL GOVERNO ONLINE È CARINO, COLORATO, PIENO DI SLOGAN E BEI DISEGNI: SE CERCATE INFORMAZIONI, PERÒ, NON CI SONO.
Tutto nel renzismo slitta leggermente. Potenza della letteratura, visto che il giovane premier – al contrario di Nichi Vendola – una narrazione ce l’ha davvero. La forma è la cosa, nell’Italia che #cambiaverso, almeno finché le cose non torneranno per vendicarsi. Fino ad allora (mille giorni?) il tempio del renzismo è online: il sito passodopopasso.italia.it – che si trova peraltro allo stesso indirizzo IP del celebre turistia4zam pe.it , creazione della ex ministra Michela Vittoria Brambilla – è il diario di viaggio di Matteo Renzi. È proprio come lui: carino, colorato, pieno di disegni e di slogan quanto vuoto di informazioni proprio mentre ne promette a carrettate.
TUTTO SLITTA nel regno fatato del renzismo: pure la presentazione grafica dei provvedimenti diventa “infografica”, anche se non c’è alcun lavoro sui dati. Che l’informazione non sia una preoccupazione del sito lo dimostra il fatto che, se si vuole vedere lo schemino sul “nuovo Senato”, si apre pure un video in cui Maria Elena Boschi viene intervistata, diciamo, dal Tg1. A oggi siamo ancora alle poche pagine che furono al momento del lancio. La parte del leone la fa lo “Sblocca-Italia”: c’è la lista dei cantieri che saranno aperti grazie al decreto solo che non è specificato quali sono soldi stanziati da questo governo (quasi niente) e quali da quelli precedenti, né è possibile sapere lo stato di avanzamento dei lavori di tutto questo sbloccare (la cabina di regia che dovrebbe monitorare il tutto a Palazzo Chigi ancora non c’è, ma sul sito la cosa non viene detta). Notevole pure l’uso dell’eufemismo: il regalone ai signori delle autostrade con l’allungamento delle concessioni ad libitum viene definito “sblocco di investimenti delle concessionari autostradali”. Che dire poi del pudico “più semplicità, meno documenti” che nasconde l’indebolimento dei controlli sui vincoli paesaggistici e la cementificazione del demanio pubblico affidato ai “progetti urbanistici” dei fondi di investimento immobiliare? Dietro lo specchio renziano è sempre giorno di conferenza stampa: sul web si perpetua il momento preferito del premier, quando può straparlare senza contraddittorio disegnando la sua meravigliosa Italia a venire, sempre, eternamente a venire.
BEN DUE ICONE, poi, raccontano dei dieci milioni che forse risparmieremo dal dimezzamento dei permessi sindacali nella Pubblica amministrazione, ma non ce n’è neanche una sui pessimi dati macroeconomici inanellati in questi mesi. Anzi no, una ce n’è, ma potrebbe scadere stamattina: “Istat, occupati in aumento da febbraio”. Dato raccontato in modo curioso visto che sarebbe più interessante far sapere agli italiani che quel processo di crescita s’è fermato e ora gli occupati sono in calo. Stamattina, comunque, l’Istat ci comunicherà i numeri di agosto e probabilmente il link dovrà essere cancellato. Resterà, invece, quello che rinvia all’assunzione degli insegnanti: 13 mila per il sostegno agli alunni disabili. “Doveroso”, si schermisce il governo su passodopopasso . Soprattutto, aggiungiamo noi, perché i soldi li aveva trovati Maria Chiara Carrozza, ministro del governo Letta, e pareva brutto non spenderli. Se ci fosse la possibilità di commentare, magari qualcuno farebbe notare la cosa, ma tant’è. Nel renzismo il dialogo non è previsto, al massimo si dà il via alla “consultazione pubblica” come per la riforma della scuola: noi vi diciamo che vogliamo fare, voi – i cittadini o meglio il pubblico sovrano – ci dite cosa ne pensate. Ovviamente è scontato che noi, alla fine, facciamo come ci pare: è già successo con le riforme costituzionali, come ricordano i vari “professoroni” che inviarono al governo le loro proposte per vederle ignorate. A proposito di Senato e nuovo Titolo V della Costituzione c’è un piccolo problema di ottimismo in passodopopasso. Nella sezione grafica “A che punto siamo?” – quella in cui si fa il punto del governo dopo sei mesi – le si situa nella “seconda lettura parlamentare”, che in tema di riforme costituzionali dà l’idea che si sia vicini all’approvazione definitiva, il che non è.
PER GLI APPASSIONATI non mancano nemmeno quelli che Maurizio Crozza ha definito i “renzini”, cioè quei pensierini con cui il premier sparge lo zucchero a velo sulla torta che immagina essere il futuro: “Agricoltura e agroalimentare: ripartiamo dalle eccellenze italiane” oppure le meraviglie di Expo 2015 in numeri (ritardi? inchieste? non pervenuti). E poi c’è quella piaga del dissesto idrogeologico: una roba talmente importante che ieri Renzi l’ha citata pure in direzione. Passodopopasso ti dice quanti lavori ci sono e quanti ne partiranno a breve. Non solo: puoi finalmente “monitorare e controllare in tempo reale” che i cantieri procedano davvero. Come? Basta che dai un’occhiata aitaliasicura.governo.it . Solo che in home page ci sono solo quattro hashtag (#italiasicura, #dissesto, #acquapulita e #ediliziascolastica) e la scritta “presto online”. I fatti separati dalla comunicazione.
di Marco Palombi
Il Fatto Quotidiano 30.09.2014