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CARRAI E RENZI NEI GUAI SI MUOVE ANCHE LA FINANZA

renzi_carraiLE FIAMME GIALLE ACQUISISCONO CARTE SU SOCIETÀ VICINE AL PREMIER MENTRE LA PROCURA APRE UN FASCICOLO SULLA CASA DEL FEDELISSIMO.

Un anonimo imprenditore paga l’affitto a un sindaco e nei tre anni successivi riceve incarichi in società controllate del Comune, appalti dall’amministrazione e gestisce le casse di associazioni e fondazioni create ad hoc per finanziare le campagne elettorali che nel tempo portano quel primo cittadino a diventare premier. Questo, in sintesi, quanto avvenuto a Firenze, tra Marco Carrai e Matteo Renzi.
IERI la procura toscana ha aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato sulla vicenda dell’appartamento di via Alfani 8, poco distante da Palazzo Vecchio, dove Renzi ha avuto la residenza dal 2011 al 2013, pagato dall’amico Carrai. La Guardia di finanza, a quanto si apprende, sta acquisendo da alcune settimane e con molta discrezione, gli atti relativi alle società e alle associazioni che gravitano attorno al premier. Tutto è nato da un esposto presentato a gennaio da Alessandro Maiorano, un dipendente comunale che da anni segue con molta attenzione le vicende del suo primo cittadino, oggi presidente del Consiglio. Maiorano, per capire, ha presentato il primo esposto alla Guardia di finanza nell’ottobre 2012 sui rapporti tra Renzi e le società degli amici. Un accanimento, secondo l’ex sindaco, che a gennaio si decide a querelare Maiorano. Ma quando quest’ultimo ritira la denuncia nei suoi confronti, scopre che Renzi nella querela indica come residenza non Pontassieve, Comune a pochi chilometri da Firenze dove vive con la famiglia, ma via degli Alfani 8. Due portoni prima della Cooperativa sociale il Borro che la scorsa estate fu al centro dell’inchiesta sulle escort portate a Palazzo Vecchio.
Maiorano comincia così una sua indagine personale, poi approfondita da Libero e infine confermata dallo stesso Carraiche al quotidiano diretto da Maurizio Belpietro ammette: “Pagavo io”. Verità che però ieri l’entourage del premier ha tentato di ridimensionare. L’ufficio stampa di Renzi ha diffuso una nota spiegando che l’allora sindaco ha “usufruito in alcune circostanze dell’ospitalità” dell’amico. E di circostanza in circostanza ci ha preso la residenza. Ma per rafforzare la tesi è intervenuto anche l’avvocato Alberto Bianchi: “Quella casa non è stata presa in affitto da Carrai per Renzi, ma per lo stesso Carrai che poi, per amicizia, ha anche ospitato lo stesso Renzi il quale vi si appoggiava, per evidente praticità, nei momenti in cui ne aveva bisogno in relazione alla sua attività di sindaco”.
BIANCHI non è solo l’avvocato di Renzi e di Carrai, come ieri hanno riportato le agenzie di stampa. Oltre a essere amici, i tre lavorano da sempre insieme. O meglio: Bianchi si è unito alla coppia Renzi-Carrai nel 2009, dopo la vittoria in Comune. Bianchi è stato tesoriere della fondazione  Big Bang prima e della Open poi, ha garantito a propria firma un mutuo acceso dalla Festina Lente, altra associazione dedita alla raccolta fondi per le campagne elettorali di Renzi, per organizzare alcune cene di fund raising. Big Bang, Open, Festina Lente e Link: dal 2007 al 2013 raccolgono quasi 4 milioni di euro per Renzi e solamente di un quarto di questo tesoretto si conosce la provenienza. Eccolo il ruolo di Carrai e Bianchi: i fund raiser. Il capitolo finanziatori è oggetto di un altro esposto oggi in mano alla Gdf. Se alla attività di “raccoglitore di fondi” Bianchi affianca quella di legale dei due amici, Carrai ha invece diversi incarichi societari. Una fama da imprenditore cresciuta negli anni in progressione con l’ascesa politica di Renzi.
Carrai oggi ha numerosi incarichi, uno su tutti: la presidenza di Adf, società che gestisce l’aeroporto di Firenze. Ma è anche nell’ente Cassa di Risparmio di Firenze ed ha guidato la Firenze Parcheggi. Quest’ultima è tra i committenti della DotMedia, società che chiude il cerchio e ci riporta all’affitto di via Alfani. Perché DotMedia ha tra i clienti, oltre a Firenze Parcheggi, anche Rototype, azienda di famiglia di Alessandro Dini, proprietario dell’attico affittato da Carrai e in cui è stato residente Renzi.
COME OGNI SALA degli Uffizi sorprende i turisti, così ogni società che s’incontra seguendo Renzi svela nuovi legami: due dei quattro soci di DotMedia sono Alessandro Conticini e Matteo Spanò. Conticini è fratello del cognato di Renzi: Andrea Conticini è il marito di Matilde, sorella del fu rottamatore. Spanò, invece, oltre a essere presidente nazionale dell’Agesci è a capo dell’Associazione Musei per i Ragazzi quella che gestisce i lavori per i musei del Comune e che ha affidato l’appalto per le guide su tablet alla C&T Crossmedia di cui è proprietario al 51%, attraverso la D&C, sempre Carrai.
di Davide Vecchi
Il Fatto Quotidiano 21.03.2014

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