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Differenziata, Irpinia in crescita superato il 50%

DifferenziataI dati del 2012 premiano Sant’Andrea di Conza e Lapio. Maglia nera a Rotondi, in recupero negli ultimi mesi.

 

Raggiunge quota 52,13 la raccolta differenziata in provincia di Avellino, la seconda più virtuosa in Campania dopo Salerno. Il dato medio fa riferimento al 2012 ed è stato certificato dal Sistema informativo osservatorio regionale rifiuti (Siorr) che ha pubblicato sul Bollettino ufficiale i numeri sulla produzione annuale di rifiuti urbani nei 119 comuni irpini (ora 118 con l’unificazione di Montoro). Dalla certificazione viene fuori anche un altro aspetto positivo: è in crescita il trend di differenziata in tutta la provincia. Il Siorr registra infatti una tendenza all’aumento del 2,87% e, di pari passo, una riduzione di produzione di immondizia del 2,31%. Il totale di rifiuti solidi urbani raccolti in provincia di Avellino è pari a 152.818.184 chilogrammi. Dallo schema allegato al documento della Regione, prodotto lo scorso 7 marzo, vengono fuori diverse realtà virtuose del territorio. Numerosi i comuni che, alla fine del 2012, hanno superato abbondantemente la quota del 50% di raccolta differenziata, con centri che sono al di sopra del 70%. E’ il caso Sant’Andrea di Conza, che raggiunge il 76,56%. Il secondo gradino del podio spetta a Lapio con il 75,62% seguito a ruota da Petruro Irpino con il 75,07%. CifreRaccolta porta a porta importanti anche per Salza Irpina (73,65%) e Sant’Angelo all’Esca (73,54%). Oltre la soglia del 50% figura anche il capoluogo. La percentuale di raccolta differenziata ad Avellino è del 56,41% con un trend di crescita del 2,07%. In città la produzione complessiva di immondizia è stata di 25.703.157 chilogrammi per 56.317 abitanti, diminuita dello 0,28% rispetto al 2011. A fare da contraltare alle realtà virtuose della provincia, nel 2012 risultano alcuni comuni fermi a numeri ancora troppo bassi, anche se durante il 2013 i dati (non ancora pubblicati) risultano in buona parte in crescita. Relativamente al 2012 la maglia nera tocca a Rotondi che non va oltre il 13,46% di rifiuto differenziato. Anche Contrada non arriva al 20%, sempre con riferimento allo stesso anno: i dati dicono 17,23%. Flop nel 2012 pure per San Martino Valle Caudina: 21,74%. Seguono Flumeri (31,13%) e Atripalda (31,26%). Questi centri, in ogni caso, si sono già attrezzati mesi addietro per migliorare le cifre attraverso piani ad hoc e campagne di sensibilizzazione dei cittadini. E i primi risultati si vedono, con Rotondi che arriverà quasi a raddoppiare il dato a San Martino, Flumeri e Atripalda che ambiscono a toccare addirittura il 40%. Per ciò che concerne le realtà più popolose, anche il secondo comune della provincia, Ariano Irpino, nel 2012 non ha brillato sul versante della raccolta differenziata. Il Tricolle, che per anni s’è sacrificato ingoiando a Difesa Grande milioni di metri cubi di spazzatura di tutta la Campania, si è fermato al 31,50%. Nelle settimane passate , comunque, il municipio ha esteso il sistema “porta a porta” in tutte le strade del territorio, proprio al fine di supportare le famiglie nella differenziazione del rifiuto.
Inoltre, che sono state 25 su 119 le realtà del territorio provinciale che nel 2012 non hanno oltrepassato lo sbarramento del  50% di differenziata. Da segnalare che il decreto legge 196 del 2010, poi convertito in legge, ha previsto che “nel caso di mancato rispetto da parte dei Comuni degli obiettivi minimi di raccolta differenziata stabiliti (25% nel 2009,35% nel 2010, 50% nel 2011), così come certificato dalla Regione, il prefetto diffida il comune inadempiente a mettersi in regola, assegnandogli un termine perentorio di tre mesi. Decorso inutilmente tale termine, il prefetto attiva la procedura di nomina di un commissario ad acta”. In ogni caso, per scongiurare le sanzioni la stessa Regione ha finanziato una serie di progetti delle singole amministrazioni comunali che hanno presentato istanza per migliorare i sistemi di raccolta differenziata. Anche la Provincia ha dato vita ad un bando pubblico dedicato alle migliori idee messe in campo per la riduzione della produzione di immondizia, iniziativa che potrebbe essere replicata ancora nei prossimi mesi.

di m.l.
Il Mattino di Avellino 12.03.2014

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