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Petrolio, ecco la legge anti-trivelle

TrivellazioniScatta in consiglio regionale l’iter di modifica delle norme sulla valutazione d’impatto

<<Sia la Giunta a decidere sul petrolio in Irpinia>>. Per far sì che sia possibile occorre però un provvedimento legislativo ad hoc. Da qui la proposta di legge regionale, sulla quale il Consiglio presieduto da Paolo Romano ha appena avviato l’iter di approvazione, che punta a modificare la procedura regionale di valutazione ambientale. Un testo, questo, che porta la firma del consigliere regionale irpino Sergio Nappi (Forza Campania), e che dopo essere stato presentato il 28 gennaio scorso risulta ora assegnato alla commissione ambiente, dove si procederà all’esame dell’articolato e alle possibili integrazioni.
La norma, ovviamente punta a dettare nuove regole sulle modalità di approvazione di tutti i progetti che necessitano di valutazione d’impatto ambientale. Nel caso strettamente avellinese, viene da sé che la maggiore urgenza si riferisca al progetto di trivellazione in Alta Irpinia ormai ben conosciuto come “Gesualdo 1”, al quale politici, amministratori e comitati si stanno opponendo con forza. Ad oggi l’eventuale via libera dipende dal lavoro della commissione ad hoc prevista dall’attuale normativa. Con la nuova legge nulla potrebbe muoversi senza il pronunciamento della giunta di Palazzo Santa Lucia. <<L’obiettivo della proposta – spiega Nappi – è quello di modificare la procedura di valutazione dell’impatto ambientale, prevedendo che la procedura si concluda con una_DSC2123 deliberazione della Giunta regionale e non con la sola valutazone tecnica che compete alla apposita commissione. Se approvata, la legge consentirebbe al Governo regionale di dire l’ultima parola sul progetto di ricerca di idrocarburi Gesualdo 1>>.
La strada che passa per l’aula regionale sembra l’unica in grado di scongiurare le trivellazioni. <<Solo dando l’ultima parola alla Giunta regionale – osserva Nappi – l’Irpinia avrà la  possibilità di evitare che si dia attuazione al progetto di trivellazione già approvato dal Ministero per lo sviluppo economico. Evidentemente è l’unica strada da percorrere per avere la possibilità di far pesare le peculiarità socio economiche e culturali del nostro territorio su una decisione che, altrimenti, rischia di basarsi unicamente

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sulla mera valutazione tecnica della commissione Via>>.
Il problema principale resta quello dei tempi di aprovazione: <<Mi appello a tutti i consiglieri regionali irpini affinché diano il loro prezioso contributo per emendare e migliorare la proposta di legge – chiude Nappi – e allo stesso tempo auspico che si adoperino affinché l’iter di approvazione si realizzi in tempi rapidi>>.

re. dav.
Il Mattino di Avellino 13.02.2014

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