E’ scaduta l’ordinanza di sospensione emanata a dicembre dal Comune
Sant’Angelo dei Lombardi – I lavori per l’elettrodotto Terna-Ferrero possono ripartire. E’ infatti scaduta l’ordinanza di sospensione emanata nel dicembre scorso dal Comune di Sant’Angelo dei Lombardi. Ma ora anche il Genio Civile apre un provvedimento per capire meglio la fattibilità dell’opera. Intanto gli ambientalisti sono sul piede di guerra. Ed è battaglia a colpi di ricorsi. Ieri l’ennesimo esposto è stato spedito dal comitato civico alla Procura di Avellino (e a tutti gli enti interessati). Qui il gruppo di cittadini chiede di accertare, tra i vari dubbi, <<perché a fronte del progetto non sia seguito idoneo provvedimento di valutazione di impatto ambientale. Il decreto concessorio – c’è scritto nell’esposto – non lo riporta>>. Ma anche Terna, che sta realizzando l’elettrodotto, si tutela. La società ha già impugnato davanti al Tar l’ordinanza di sospensione. Breve cronistoria. A dicembre una nota del Genio Civile allarma attivisti e amministratori santangiolesi. Si chiedono ulteriori chiarimenti sulla documentazione a sostegno dell’impianto, paventando possibili rischi. Nelle carte si parla di incolumità, zona sismica. Quindi dal Comune arriva l’ordinanza per Terna di bloccare i lavori. La costruzione del percorso di cavi e tralicci viene interrotta, ma solo a Sant’Angelo. Lavori di varia natura proseguono altrove. Ora Terna può procedere. Ma c’è un elemento che in teoria potrebbe rallentare i lavori. Il Genio Civile ha chiesto un parere, alla Direzione generale per i Lavori Pubblici e la Protezione Civile, sul tema rischio sismico. E le amministrazioni di Lioni, Teora, Conza e Sant’Angelo sono state informate. <<Ad oggi non potevo rinnovare il provvedimento di sospensione. Avrei rischiato di commettere un abuso e non possiamo permetterci altri contenziosi. Ma resto attenta. Ho scritto a tutti gli enti competenti, compresa la Procura di Avellino. Qualche autorità dovrà pur dire se quei lavori possano proseguire o meno>>. Così il primo cittadino di Sant’Angelo, Rosanna Repole. Che sulla protesta aggiunge: <<Sto apprezzando l’impegno e l’attenzione dei comitati. Appena mi sono stati segnalati possibili rischi ho fermato il tutto. Ma sono un sindaco e devo seguire la legge. Le autorità competenti dicano una volta per tutte come stanno le cose>>. Il comitato civico preannuncia battaglie contro la costruzione dell’impianto. Si tratta com’è noto dell’elettrodotto Sant’Angelo dei Lombardi –Castelnuovo di Conza, che passa nei pressi dell’Abbazia del Goleto. <<In Alta Irpinia stanno massacrando il paesaggio con un inutile elettrodotto. Un percorso di diciotto chilometri che parte proprio dagli orti della millenaria Abbazia – scrivono gli ambientalisti altirpini – . E’ progettato da una multinazionale dell’alimentare che ha realizzato prima una centrale da diciotto megawatt che brucia olio vegetale, poi ha progettato l’elettrodotto. La regione Campania ha autorizzato. Inutilmente, finora, le amministrazioni comunali e i comitati ne hanno chiesto l’interramento>>. Inoltre il comitato pone alcuni quesiti. E rivolgendosi agli enti sovra comunali chiede: <<Perché i lavori delle fondazioni in cemento armato continuano a farsi anche in presenza di una perizia geologica avversa come quella redatta dal professor Chiocchini per conto del Comune di Lioni e notificata dal Comitato al Genio Civile e alla Procura? Chi ha controllato visto che i lavori non erano ancora autorizzati dal Genio Civile?>>. E conclude invitando alla partecipazione in vista del Forum ambientale dell’Appennino Meridionale. A Caposele, il 22 febbraio alle 17.00 nella sala polifunzionale, si radunano oltre trenta associazioni.
Giulio D’Andrea
Il Mattino di Avellino 11.02.2014