Si attende l’ok della Regione all’intervento che prevede una spesa di undici milioni.
E’ iniziato il primo allagamento del 2014 nella Piana del Dragone, a Volturara Irpina. I torrenti e i canali, ingrossati dalle recenti piogge, si sono riversati nella conca, creando uno spettacolo maestoso, emozionante. Il cuore verde dell’Irpinia raccoglie le acque del più grande bacino imbrifero dell’Appennino meridionale – 60 chilometri quadrati distribuiti su undici comuni – e approvvigiona le sorgenti che servono milioni di utenti dei più importanti acquedotti meridionali: Acquedotto Pugliese, Arin e Alto Calore. Purtroppo, in base alle analisi fin qui riportate di esperti come il geologo Sabino Aquino, il chimico Maurizio Galasso e l’ingegnere ambientale, nonché docente universitario, Giovanni De Feo, le faglie superficiali, non quelle profonde, sono già inquinate e le azioni da intraprendere nel bacino idrico sono molteplici, tra cui: limitare o eliminare l’uso di pesticidi e fitofarmaci in favore dell’agricoltura biologica, verificare il carico di letame per ettaro per i coliformi fecali prodotti dalle attività zootecniche, sistemare e bonificare il canale, effettuare la manutenzione e bonifica montana dei valloni e la sistemazione idraulico forestale delle pendici, verificare una eventuale messa in sicurezza della vecchia discarica e, sopra ogni cosa, eliminare l’impatto dovuto alle carenze dell’impianto fognario. Ma quali sono le azioni poste in essere dall’attuale amministrazione che ha ereditato, oltre alle criticità ambientali, un dissesto finanziario di oltre 4,5 milioni per debiti pregressi? <<Il 15 gennaio – dichiara il sindaco Marino Sarno – abbiamo inviato un nostro progetto per il Bando di accelerazione della Spesa alla Regione Campania, dell’importo di 10,9 milioni, che prevede un depuratore di ultima generazione, la creazione della rete fognaria nelle zone rurali e il rifacimento delle fogne nel paese. Credo che la Regione – continua Sarno – non abbia motivo per non finanziare l’opera visto che è un progetto cantierabile con i pareri favorevoli di tutti gli enti preposti. Quest’anno – prosegue Sarno – abbiamo effettuato almeno undici interventi di pulizia tra torrenti e canali e, due anni fa, siamo riusciti ad ottenere l’autorizzazione del Genio Civile, a cui sarebbe spettato l’onere, per pulire, dopo 18 anni, il Torrente Savia, il principale affluente del Dragone, che causava l’allagamento di una vasta zona rurale e di intere masserie>>. Voltuarara, va evidenziato, ha tre Siti di interesse Comunitario. Risanamento ambientale, ruralità e valorizzazione vanno di pari passo? <<Sempre il 15 gennaio – conclude il sindaco – finalmente a Volturara è stato approvato il preliminare del Puc, il Piano urbanistico comunale che punta allo sviluppo del paese coniugando agricoltura e turismo e pone al centro della sua visione la Piana del Dragone. Inoltre, ad aprile, nel rispetto delle acque e dell’ambiente, saranno realizzate nella parte alta della Piana casette in legno per far vendere ai contadini i loro prodotti a chilometri zero, sarà ripristinata la palizzata in legno che arriva al laghetto e creati maneggi dai quali si potrà arrivare fino al Terminio>>.
di Virginiano Spiniello
Il Mattino di Avellino 28.01.2014