L’intervista con il sindaco Farina sulla vicenda del Sele, <<Pronto ad un confronto con le associazioni>>.
Lo strascico polemico non cessa a Caposele, nelle piazze e sul web divampa il dibattito sugli ultimi eventi che ha visto al centro dell’attenzione il Sele o meglio ciò che è accaduto al fiume, prima una inondazione di una sostanza bianca e, dopo soli due giorni, una moria di trote ritrovate lungo il corso del fiume ritrovate da un gruppo di pescatori.
Intervennero tempestivamente sul posto gli uomini del Corpo Forestale dello Stato a svolgere le indagini di Polizia Giudiziaria, le GAV (Guardie Ambientali Volontarie), l’Ente riserva Sele-Tanagro e l’ASL di Avellino. Nel volgere di due giorni i volontari, gli operai idraulici forestali della Comunità MontanaTerminio –Cervialto recuperarono oltre un centinaio di esemplari. Da un primo accertamento da parte dell’ASL pare che siano state riscontrate nelle branchie dei pesci delle sostanze di natura calcarea. Il fatto fu denunciato alla procura della Repubblica e il Corpo Forestale dello Stato, congiuntamente alle GAV sottoposero sotto sequestro le trote morte, parte di queste sono state congelate e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questi i fatti di cronaca che si intrecciano con le polemiche e le diatribe di carattere politico, certo c’è chi mette sotto accusa i lavori della Pavoncelli che, in base alle testimonianze e alle foto scattate durante gli sversamenti nel fiume delle sostanze provenienti dalle lavorazioni del cantiere, si addita come la responsabile dell’inquinamento del fiume e della conseguente moria di pesci; chi, invece, esclude tale causa poiché il ritrovamento delle trote morte è avvenuto a circa un chilometro di distanza dal cantiere della Pavoncelli e in questo chilometro non è stata ritrovata alcuna trota morta.
Ci sono due questioni, potrebbero essere ricondotte ad una unica matrice. La prima è la fuoriuscita di sostanze biancastre da sversatoi provenienti dal cantiere della Pavoncelli bis e l’altro è il fatto della moria di pesci.
E’ il caso di considerarle separatamente finché non ci saranno gli esiti delle analisi. C’è da dire che i due fatti sono distanti l’uno dall’altro, ma non voglio esprimermi, non è mio compito, attendo i risultati, una volta che si è compreso a cosa sia dovuto l’evento che ha provocato la morte delle trote, poi ognuno si prenderà le proprie responsabilità.
Però c’è una coincidenza temporale tra i due eventi, vale a dire che le trote sono morte in concomitanza della fuoriuscita del liquido bianco, ma questo non vuol dire che quella sostanza sia stata la causa dei decessi. Per quanto attiene presenza di quella sostanza bianca nelle acque del fiume?
Si ci fu quella piccola presenza di sostanza calcarea nel fiume, ma ci siamo attivati affinché questa cosa non accada più. Appena venuti a conoscenza di tutto quanto accaduto lungo il corso del fiume, in collaborazione con tutte le autorità preposte abbiamo cercato di capire quale possa essere stata la causa di tale moria, anche al fine di evitare il ripetersi di situazioni del genere. Gli organi di controlli hanno effettuato tutti i prelievi del caso. Sono state sottoposte a controllo le aree attigue ai luoghi dei ritrovamenti dei pesci morti ed attinti campioni sulle acque a monte e a valle di tali ritrovamenti. Devo dire che la popolazione deve stare tranquilla poiché non ci sono pericoli per la salute dei cittadini.
Come intendete muovervi rispetto a un evento del genere?
Quando ci saranno trasmessi gli esiti delle analisi effettuate, sia sulle acque che sulle trote morte, l’Amministrazione potrà concretamente porre in essere tutte le iniziative opportune a difesa del nostro ambiente, qualora venissero riscontrate responsabilità l’Amministrazione Comunale avvierà tutte le azioni a tutela dell’ambiente e del territorio.
Una bella notizia, dopo tante così brutte, pare che siano state avvistate delle trote in località Tredogge, conferma questa notizia?
Sì sono stati avvistati alcuni esemplari di trote sotto il ponte il Località Tredogge, questo non può che rallegrarci poiché tale presenza denota il fatto che l’acqua del fiume è pulita ed l’habitat naturale dei pesci non ne risulta danneggiato.
Cosa intendete fare per il prosieguo in difesa del fiume che, dopo il disastro della moria delle trote, di certo non è lo stesso di prima?
L’amministrazione Comunale è attenta alle problematiche del territorio, infatti ha sempre posto in essere interventi di controlli sul fiume, in particolare ha allestito un’area di riserva di pesca nel Sele, oltre a diversi interventi di ripopolamento ittico, grazie all’incubatoio comunale delle trote negli anni 2011 e 2012 abbiamo ripopolato il fiume con l’immissione di migliaia di giovani trote, per il 2013 prevediamo di fare altrettanto.
Tornando al problema che ci ha assillato in questi giorni, l’Amministrazione comunicherà alla cittadinanza e i risultati delle analisi sarò lieto di confrontarci con le associazioni ambientaliste e con chi vuole prodigarsi per il bene dell’ambiente.
Redazione
Ottopagine 13.10.2013