I giudici del Riesame avrebbero respinto il ricorso presentato da Terna SpA relativamente all’elettrodotto denominato Goleto-Castelnuovo di Conza posto sotto sequestro. Sul caso interviene il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia.
“Apprendo con soddisfazione – dichiara il portavoce avellinese – che l’elettrodotto, così tanto contestato dai Comitati civici e dalle associazioni irpine, oggetto di un mio interessamento con un’interrogazione rivolta al Ministero competente, rimarrà sotto sequestro per sospette violazioni delle norme ambientali e paesaggistiche”. “Della vicenda – continua il parlamentare 5 Stelle – ce ne stiamo occupando da più di un anno dopo aver raccolto le sollecitazioni dei Comitati civici, che, tra l’altro, avevano già inviato diverse denunce alla Procura della Repubblica di Avellino”. “Nell’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministero dell’Ambiente nell’aprile del 2014 evidenziavamo alcuni aspetti poco chiari come l’assenza delle autorizzazioni e dei pareri previsti in materia paesaggistica, il motivo principale per il quale la Procura di Avellino ha messo, lo scorso novembre, i sigilli ai 58 tralicci alti più di 30 metri.
Sono consapevole – aggiunge Sibilia – che la battaglia giudiziaria è solo all’inizio, visti i rilevanti investimenti economici fatti dalla multinazionale Ferrero SpA per realizzare un’opera che da S. Angelo dei Lombardi arriva fino a Castelnuovo di Conza per un totale di 18 km di tracciato, ma questa nuova vittoria significa che il cittadino informato costituitosi in una qualsiasi forma organizzata può vincere anche contro i colossi economici”.
“Visti i continui assalti al nostro territorio che vanno dal raddoppio della Pavoncelli bis agli accumulatori elettrici di Flumeri, dalla centrale elettrica che brucia olio di palma a S. Angelo dei Lombardi ai tanti elettrodotti previsti da Terna in provincia credo – conclude il deputato del M5S – che occorra prevedere un vincolo paesaggistico diffuso tra i territori rurali e collinari al fine di scongiurare nuovi danni ambientali”.
Redazione
Il Quotidiano del Sud 28.06.2015