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Pavoncelli, rischio stop ai lavori

Galleria Pavoncelli BisCaposele – L’emendamento “milleproroghe” abolisce la struttura commissariale
Da 31 marzo decade il delegato di Governo nominato per gestire l’opera. Cantiere aperto senza stazione appaltante, al via consulto con avvocatura dello Stato.

“Sarò costretto a sospendere i lavori e a chiedere un consulto all’Avvocatura dello Stato: questa è la prima volta nella storia dei lavori pubblici che un cantiere viene privato della stazione appaltante”. Con queste parole, il Commissario delegato di Governo per la Pavoncelli bis Roberto Sabatelli annuncia la sospensione del cantiere della galleria di valico. A poche settimane dall’ultimazione dell’assemblaggio della fresa e della perforazione della montagna, l’approvazione alla Camera delle proposte emendative presentate dal Movimento 5 Stelle al decreto “milleproroghe” cancella di fatto anche la struttura commissariale di Governo, istituita per il completamento della galleria di adduzione idrica. Dal prossimo 31 marzo il più grande cantiereRoberto Sabatelli dell’Italia meridionale sarà senza una stazione appaltante, e al momento non esisterebbero altri Enti a cui cedere il prosieguo dei lavori. “Devo consultare l’Avvocatura dello Stato per decidere se fermare i lavori o proseguire, anche se non ho ampio margine di scelta” spiega Sabatelli. “Nel caso in cui fermi i lavori, sarei richiamato dalla Corte dei Conti; ma se decidessi di utilizzare i fondi senza le autorizzazioni, sarei comunque sanzionato dalla Corte dei Conti”. In attesa di definire le prossime mosse, il commissario puntualizza che la scelta compiuta dal Governo comporterà un danno erariale di almeno 100 milioni di euro. “Solo la fresa è costata 14 milioni di euro, e vanno sommati tutti i soldi spesi per l’allestimento del cantiere e la penale prevista per la ditta appaltatrice dei lavori. Se anche ci fosse una sospensione di 10 mesi, le banche che hanno anticipato i finanziamenti all’impresa ci caricheranno gli interessi maturati” continua. Oltre al danno erariale calcolato, il commissario valuta la brusca frenata imposta per l’intero comprensorio altirpino: “Senza contare che entro la fine del mese la ditta avrebbe assunto almeno 90 operai, per entrare nel vivo dei lavori, e come da accordi presi con i sindaci di Caposele, Conza e Teora, molti sarebbero stati giovani del posto. Abbiamo fittato uffici a Caposele, stretto accordi con alberghi e ristoranti”. L’Avvocatura dello Stato sarà interpellata anche M op vb e discenderie nov13in merito all’arbitrato sul vecchio appalto, il cui contenzioso risulta ancora in piedi. “Circa 100milioni di euro sono stati spesi inutilmente, con danni alle imprese e un ricorso avverso al lodo arbitrale. Nell’agosto del 2011 sull’andamento dell’arbitrato ho anche presentato ricorso alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Senza contare che tutti i soldi che derivano da cantieri di opere pubbliche sospese vengono automaticamente dirottati sulla fiera di Milano”. La struttura commissariale deputata al completamento della Pavoncelli bis non figurava nel decreto “milleproroghe”. “Il Senatore D ‘Ambrosio aveva proposto un emendamento che spostava il termine del commissariamento al 2016; un emendamento esaminato favorevolmente dal Senato che lo aveva approvato all’unanimità, con i soli voti contrari del Movimento 5 Stelle” argomenta Caro SSabatelli. “Successivamente, appena due settimane fa, la Camera ha approvato un nuovo emendamento che cancella di fatto la proposta presentata da D’Ambrosio: si tratta della messa in moto di un meccanismo mai verificato prima nella storia. Viene cancellata di colpo la stazione appaltante e il Rup, e non ci sono altri Enti disponibili a prendere il lavoro. Figuriamoci se lo prende l’Acquedotto Pugliese, visto il contenzioso in corso”. Dopo ben sette anni trascorsi nei meandri della progettazione di quella che viene definita una delle opere pubbliche più importanti dal punto di vista strategico sul panorama nazionale, il Commissario lascia il ruolo di “straordinarietà” affidandogli dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e cede il prosieguo dell’opera all’ordinarietà. “Con la decadenza del Commissariamento si torna all’ordinarietà: rimarrà in funzione la vecchia galleria di adduzione, e tutto ritornerà come prima. Certo è impossibile immaginare che ogni volta che si rinnova il Governo saltano tutte le pianificazioni e si azzerano i progetti” conclude. Alla data del 31 marzo intanto, insistono ancora quaranta giorni, entro i quali lo scenario ipotizzato dal Commissario Sabatelli potrebbe subire nuove modifiche. La notizia dell’interruzione dei lavori intanto, si abbatte su Caposele come un fulmine a ciel sereno, dove l’amministrazione comunale aveva investito progetti di crescita e sviluppo. Con la chiusura della stazione appaltante, il Comune dovrà rinunciare infatti anche alla centrale idroelettrica.

di Elisa Forte
Ottopagine 20.02.2014

8 Replies to “Pavoncelli, rischio stop ai lavori

  1. Così impari ad autorizzare i lavori senza aspettare la decisione del Trib. sup. Acque. Sperando che ti caccino da questa valle, restituisci lo 0,25% delle opere appaltate.
    In tutto questo l’unica Sua preoccupazione sono i soldi, non un riferimento all’ambiente e al nostro fiume.

    1. Caro Giuseppe, prima di emettere sentenze, hai per caso una seppur minima idea su come si valutino i danni ambientali di un’opera sull’ambiente: nel senso, su quali basi definisci che un’opera sia dannosa per l’ambiente?
      Quale ambiente? Quale fiume? .
      Mi spieghi come ritieni che un’opera di adduzione idrica sia capace di creare danni all’ambiente?
      Mi dici quali sono gli impatti che la Galleria Pavoncelli bis produrrà (o produce) sull’ambiente?
      Sai perchè si è deciso di realizzare una nuova galleria idraulica?
      Sono, per caso, stati eseguiti approfonditi studi di impatto ambientale, prima di iniziare i lavori? E le conclusioni? E chi li ha redatti? Un maniscalco? Un sociologo? Un attore? Un giornalista? Un medico? Uno psicologo?
      Insomma, Giuseppe, è possibile che ogni volta che in Italia si vuole realizzare una grande opera dobbiamo sempre trasformala in una TAV?
      Prima di rispondere, se vuoi, prova a fare una semplice analisi costi-benefici di questa opera e poi mi dici.

  2. egr. Francesco,
    Le risposte le ha esaustivamente fornite Admin; per certo quelle domande sono le stesse che mi faccio continuamente e che tu piuttosto dovresti rivolgere al commissario e/o a qualche scienziato di amministratore. Per i danni quindi non ci sono dubbi; avvelenamento fiume, flora e fauna, materiali di risulta, approvvigionamento indiscriminato delle risorse idriche, alterazioni geologiche, ecc.
    Per i benefici, le risposte me le dai tu? perchè io non li so…

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