Domani la presentazione del progetto e la sottoscrizione dei verbali di consegna.
Un’opera attesa da anni. Un disegno ideato nel passato per proiettare l’Irpinia verso il futuro. Domani, giovedì 31 gennaio, con la sottoscrizione dei verbali di consegna lavori (località “La Quarta” di Frigento), si darà impulso alla storia della Lioni-Grottaminarda. La tangenziale delle zone interne, la bretella (19 km di lunghezza) tra il versante tirrenico e quello adriatico. Finito nel dimenticatoio, il progetto per la grande infrastruttura è stato rispolverato grazie alla caparbietà degli amministratori locali, come ha ribadito Giovanni Ianniciello, sindaco di Grottaminarda, ed all’impegno serio assunto dal Commissario ad Acta, Filippo D’Ambrosio, nominato nel 2003 dal governo per dare impulso alle attività connesse alla ricostruzione del dopo sisma ’80. <<Sicuramente – dichiara D’Ambrosio – è un momento positivo perché sia l’entità dell’investimento, sia la complessità dell’opera hanno avuto successo su tante remore che pure ci sono state a livello finanziario e politico. Un’opera certamente tra le più importanti che figurano a livello nazionale in fase di finanziamento>>. I settanta milioni disponibili serviranno a costruire i primi cinque chilometri di strada: Sant’Angelo dei Lombardi –Frigento. Soddisfazione sì, ma per D’Ambrosio è meglio andare con i piedi di piombo e non illudere nessuno: <<Se questo stralcio di progetto rimanesse tale, sarebbe sicuramente una tratta che servirebbe a poco>>. E a riguardo, il Commissario, che è riuscito con la sua struttura a completare tutte e 64 le opere pubbliche previste dalla 219, meno quelle abbandonate per risoluzioni contrattuali, ci tiene a precisare che il tratto Lioni-Grottaminarda proprio perché non facente parte delle opere destinatarie della 219 non può considerarsi “un’incompiuta”. Premessa doverosa per ammonire e richiamare al’attenzione la classe politica: <<Se i successivi finanziamenti dovessero per assurdo interrompersi, questa tangenziale potrebbe diventare, invece, una cattedrale nel deserto>>. Finora la legge Obiettivo ha consentito di poter disporre di 70 milioni di euro. Ma all’appello manca la disponibilità dei 220 milioni della Regione assegnati dal Cipe nell’agosto del 2011. <<Pertanto, c’è da augurarsi continua l’ingegnere che pronto l’intero progetto dal 28 luglio 2010 – che i finanziamenti ulteriori necessari per poter concludere l’intero intervento vengano resi disponibili al più presto. La mia unica preoccupazione, fermo restando che va dato merito a tutti coloro i quali sono intervenuti in questa azione, è che non ci siano lacune temporali tali da creare anche problemi operativi. Dunque, pur con una disponibilità (economica, ndr) minima, il nostro impegno ulteriore è teso a programmare tutto in funzione delle risorse, creando uno stralcio funzionale>>. Se tutto filerà liscio, se non si registreranno intoppi procedurali e burocratici basteranno tre anni (2016) per percorrere i primi cinque chilometri di “tangenziale”. I dettagli del progetto saranno resi noti domani in un incontro organizzato dall’Unione dei comuni “Terre dell’Ufita”, presieduto da Giovanni Ianniciello, alle ore 16 presso la sala Consiliare “Sandro Pertini” di Grottaminarda. In una nota, intanto, il parlamentare Marco Pugliese, candidato capolista per Grande Sud alla Camera nella circoscrizione Campania 2, rimarcando l’ottimo operato del Cipe, quando alla guida vi era il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianfranco Micchiché, dice: <<La consegna formare dei lavori sottolinea come la buona politica ed un buon utilizzo della filiera Istituzionale possono portare al raggiungimento di importanti traguardi>>.
Nicola Diluiso
Il Mattino 30 gennaio 2013