Per trovare un politico così sportivo bisogna attraversare l’Atlantico. Solo il presidente americano Barack Obama può competere con Matteo Renzi su questo terreno. E forse è proprio lui il modello del nostro premier. Almeno per quanto riguarda la comunicazione. Perché le immagini che ritraggono Renzi mentre pratica ogni genere di sport sono soprattutto questo : comunicazione. In questi giorni di vacanza a Forte dei Marmi, per esempio, l’ex rottamatore si è fatto immortalare mentre fa jogging, va in bici e gioca a tennis. Andando a infarcire ancor di più il campionario “ cafonal ” dell’estate 2014. In passato lo abbiamo visto giocare a calcio e a calcetto, allenarsi in palestra, partecipare a una maratona. Perfino palleggiare davanti alla nostra Nazionale di calcio in partenza per il Brasile (il gesto non ha portato molta fortuna) e brandire una sciabola ricevendo a Palazzo Chigi gli atleti di scherma nel giorno in cui il Senato affrontava la riforma costituzionale. Le sue foto mentre si allena alle macchine nella sede della Technogym, poi, rientrano a pieno titolo nel top della mitologia renziana. L’unico a reggere il confronto col rottamatore, appunto, è Obama. Che in questi anni abbiamo visto cimentarsi con basket, calcio, golf, bici, tennis e pure a ping pong, insieme a David Cameron. Per trovare qualcosa di simile, almeno in Italia, bisogna andare molto indietro. A Benito Mussolini. Che aveva fatto dell’estetica sportiva uno dei pilastri dell’educazione fascista. E così il duce si faceva ritrarre nelle più svariate attività : nuoto, bicicletta, sci, equitazione, scherma, auto da corsa. Insomma, l’uomo fascista doveva primeggiare in tutti gli sport. E l ’ homo renzianus? Bah. Su Matteo i benefici non si vedono granché. Da qualche tempo, infatti, gli è cresciuta la pancia. Che lui ha pure cercato di nascondere pietosamente in uno streaming coi grillini infilandosi la giacca dopo imbeccata telefonica. Bacchettato pure da Giorgio Armani. “ Renzi con la camicia bianca? Non mi piace chi vuole fare il giovane a tutti i costi. E poi ha pure la pancia”, ha dichiarato il re dei nostri stilisti. Così viene il sospetto che farsi ritrarre in tutte quelle discipline equivalga a non eccellere in nessuna. Romano Prodi, per esempio, faceva solo bicicletta. Da corsa. Ed era forte. Ne sanno qualcosa gli uomini della scorta costretti a seguirlo nelle sue pedalate mattutine anche di 30 chilometri. E D’Alema (200 addominali al giorni, niente pancia) in barca a vela non era così scarso. Berlusconi, invece, sportivo non è mai stato. A parte salire o scendere dall’elicottero a Milanello, di lui si ricorda solo la foto del 1995 alle Bermuda mentre guida la truppa di bianco vestita dei suoi collaboratori a un forzato jogging mattutino : Dell’Utri, Confalonieri, Gianni Letta, tutti con facce da funerale. Sugli altri, a parte qualche discreto tennista (Giuliano Amato), stendiamo un velo pietoso. Tornando al premier, viene il terribile sospetto che il Renzi sportivo assomigli e quello politico. Tanta carne al fuoco e pochi risultati. Molto fumo e zero arrosto.
di Gianluca Roselli
Il Fatto Quotodiano.it 26.08.2014