Negli ultimi 40 anni più della metà dei corsi d’acqua naturali che scorrono in tutto il pianeta sono stati distrutti: fiumi ,laghi, torrenti vengono prosciugati, canalizzati, sbarrati attraverso le dighe mentre l’acqua dolce risulta sempre più inquinata dai fertilizzanti e dai reflui industriali. Tutto ciò comporta gravi conseguenze sia per il bilancio idrico sia per la biodiversità che si è ridotta del 50%.
Questa serie di reportage realizzati dal Comitato Tutela Fiume Calore in collaborazione con l’UàNm (Web Tv di lotta) mostrano la drammatica situazione in cui versano le acque irpine e che, purtroppo, viste le ultime scelte politiche andrà soltanto a peggiorare.
L’acqua è fonte di vita, dovremmo preoccuparcene tutti e tutelarla anziché svenderla.
E’ il primo di una serie di reportage sulla situazione di criticità delle acque irpine. I Monti Picentini rappresentano il più grande serbatoio idrico del centro sud. Le acque che sgorgano dal Terminio e dal Cervialto vengono captate dai vari acquedotti irresponsabilmente e in alcuni periodi dell’anno l’acqua nei fiumi scompare e lascia il posto al fetore degli scarichi fognari mal depurati o non depurati. Vige tuttora il divieto di pesca, di irrigazione (tranne i campi di tabacco) e di ogni attività umana e animale lungo i corsi dei fiumi Sabato e Calore per la contaminazione da Salmonella ed Escherichia Coli. Una situazione insostenibile che merita risposte immediate dalla politica locale e non. Il video è stato realizzato in collaborazione, senza fini di lucro, tra il Comitato Tutela Fiume Calore e UàNm [Web Tv di lotta].
E’ il secondo di una serie di reportage sulla situazione di criticità delle acque irpine. Dopo aver mostrato nel primo video la situazione generale del serbatoio idrico dei Monti Picentini affrontiamo più in dettaglio la questione del deflusso minimo vitale negato e della conseguente siccità del fiume Calore e nuovamente, poi, il malfunzionamento e/o non-funzionamento dei “depuratori” comunali dei comuni rivieraschi. Inoltre vi mostriamo la moria di pesci (carpe, barbi ecc.) verificatosi nel fiume Calore nel tratto che va da Venticano ai territori di Calvi e Apice. La situazione è drammatica e insostenibile. Il video è stato realizzato in collaborazione, senza fini di lucro, tra il Comitato Tutela Fiume Calore e UàNm [Web Tv di lotta].