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Babbo Natale, lo chiedo a te perché altrimenti non so a chi dirlo!

letteraCaro Babbo Natale, mi chiamo Gerardo, ho 10 anni e ti scrivo da Caposele anzi precisamente da Materdomini. Non so se lo conosci ma è un piccolo paese in provincia di Avellino. Ti ho già scritto altre volte insieme a mamma ma adesso che sono diventato più grande ho deciso di farlo da solo. Dicono che quest’anno non hai molti soldi e perciò non riuscirai ad accontentare tutti ma il regalo che ti chiedo non si compra perciò puoi cercare di accontentarmi: non voglio mai diventare un adulto perché i grandi sono ipocriti e racconta frottole! Lo so che è un regalo difficile perciò, se proprio devo crescere, fammi diventare un uomo coraggioso, forte e sincero. A me piace Caposele ma ultimamente non molto. Non so se lo sai ma qui i grandi stanno facendo un sacco di cose che per me sono brutte anche se dicono che sono cose buone. Prima hanno fatto una cosa che si chiama Convenzione per l’acqua del nostro fiume ma io non ho capito bene che cos’è anche se ho sentito mamma e papà che ne parlavano e pure altre persone e non erano d’accordo perché, secondo loro, è una cosa che non fa bene a Caposele. Il sindaco e quelli che stanno con lui al Comune invece hanno deciso che andava bene così e che si doveva fare anche se c’era tanta gente che era arrabbiata e non voleva. Un giorno sono andato pure con mamma a una riunione dove si parlava di questa cosa ma a un certo punto ci siamo alzati e siamo usciti fuori dove c’erano tante persone che gridavano e poi il sindaco è uscito accompagnato dai carabinieri. Babbo Natale, perché una persona o un piccolo gruppo di persone deve decidere per gli altri pure se questi non sono d’accordo? Secondo me non è giusto! Poi un signore famoso con l’orecchino di Bari che io avevo già visto in TV quando diceva <<L’ACQUA NON SI VENDE>> è venuto a Caposele per ringraziare di aver venduto l’acqua del fiume Sele con quella cosa che ti ho detto prima. Io li ascolto gli adulti e mi chiedo se si accorgono di fare tutto il contrario di quello che dicono. Come pure a scuola, ci dicono che si deve fare la raccolta differenziata, che è importante altrimenti ci troviamo sommersi dai rifiuti e non fa bene né alla natura né alla nostra salute. Noi a casa la facciamo: abbiamo comprato i contenitori colorati e io ci ho scritto pure i cartelli per non sbagliare, però quando l’andiamo a buttare troviamo tutte le cose mischiate e allora mia mamma si arrabbia perché dice che così è tutto inutile e anche io penso che ha ragione. A casa mia raccogliamo pure l’olio della cucina che non si deve buttare nel lavandino sennò inquina l’acqua ma poi non sappiamo dove buttarlo e allora ce lo teniamo a casa. Ieri però sono andato con papà a Lioni (che è un paese vicino) e abbiamo visto che c’è il contenitore per l’olio e perciò abbiamo deciso di portarlo a buttare là. Mio cugino che abita lì mi ha detto che a loro se la vanno a prendere a casa l’immondizia, che non è come da noi. Ma se la raccolta differenziata è così importante come dicono allora perché a Caposele non si fa? Non capisco.

Caposele è il paese dell’acqua, lo sento sempre dire però vedo che del fiume non se ne fregano niente. Per esempio adesso stanno costruendo un’altra galleria nella montagna per aggiustare quella vecchia che porta l’acqua in Puglia. Pure qua ci sono molte persone che non sono d’accordo, come i miei genitori che mi hanno spiegato che questa cosa può provocare tanti danni al fiume, ai pesci, alle piante e perciò pure alle persone. Infatti un giorno sono sceso con papà a Caposele e abbiamo visto che l’acqua del fiume era bianca e dopo qualche giorno sono state trovate tante trote morte. Il sindaco ha detto che è tutto a posto, che non ci dobbiamo preoccupare però sono passati quasi TRE MESI e ancora non ci ha detto perché questi pesci sono morti. Secondo me è inutile che dice in continuazione che ama la natura, il fiume, il territorio e poi decide di fare tutte le cose inutili che portano danno. Anche se sono ancora piccolo mi sento preso in giro perché si vede che non è vero!  Come il sindaco ci sono tante persone che dicono che viviamo in un posto molto bello, che si deve rispettare la natura, che dicono a noi bambini che dobbiamo avere cura del nostro territorio ma poi, quando si tratta di difenderlo da tutte le cose brutte non fanno niente e stanno zitti. Mamma dice sempre che magari ci fossero i NO TAV pure da noi perché quelli sì che lottano come i guerrieri pure se sono vecchi! Per questo fatto della galleria mamma e papà hanno litigato con certi amici che forse ci devono andare a lavorare, così gli hanno detto a maggio anche se stanno ancora aspettando. Io non sono abbastanza grande per essere ascoltato perciò, CARO BABBO NATALE, SE QUESTA GALLERIA È PERICOLOSA NON PERMETTERE CHE SI FACCIA, LO CHIEDO A TE PERCHÉ ALTRIMENTI NON SO A CHI DIRLO!

Come ti ho detto all’inizio io abito a Materdomini e qui la situazione è ancora più brutta. Da noi ogni anno vengono un sacco di persone a pregare San Gerardo ma da quando mi ricordo c’è sempre una confusione tremenda con i pullman e le macchine che fanno dieci volte il giro del paese e poi si scocciano e se ne vanno. Il mio paese è sempre uguale, solo quest’anno hanno cambiato le mattonelle di via Santuario e hanno messo delle panchine che a me non mi piacciono proprio. Non c’è un posto dove giocare e quando voglio farmi una partita a calcio o vado nel parcheggio dei preti oppure mi devo far accompagnare a Caposele dove ne hanno più di uno. Non capisco perché il sindaco e quegli altri non fanno qualche cosa anche per Materdomini, soprattutto perché dicono sempre che siamo un unico paese, che siamo tutti uguali ma io, anche se sono piccolo, ho capito già da molto tempo che non è vero. Ho solo 10 anni ma sono già stanco di sentire sempre parole al vento, di vedere che le promesse non vengono mai mantenute e che si dicono le cose tanto per dire. Mi dispiace vedere che Materdomini interessa solo perché si può lavorare nei ristoranti o alle bancarelle e poi non se ne frega niente nessuno.  Io vorrei essere fiero del posto in cui vivo, vorrei che fosse più bello o semplicemente che avesse la stessa importanza di Caposele. Questa cosa mi fa sentire male e capisco quello che prova Giuseppe, un mio amico che abita a Buoninventre dove non c’è proprio niente e si sentono completamente dimenticati.

Ti chiedo anche di togliere il potere a tutti: ho paura del potere perché ti rende schiavo e ti fa diventare supponente. Così  è successo che un amico di papà riesce a lavorare molto poco a Caposele solo perché ha detto quello che pensa e ha criticato quelli che comandano. Io non so se queste persone si rendono conto del male che fanno. E’ inutile dire sempre che si vuole la pace, che c’è bisogno di unità quando poi in realtà si trasmette solo astio e divisione. Non è un buon posto dove crescere, anche se dicono il contrario, ma so di essere fortunato ad avere dei genitori che mi insegnano il vero rispetto per la natura e per le persone, il coraggio delle idee e delle azioni e la coerenza.

Forse sono stato un po’ lungo ma avevo tante cose da chiederti e non ho nemmeno scritto tutto, magari se hai una pagina su Facebook ti chiedo l’amicizia e ti mando un messaggio privato lì. Spero che l’accetterai anche se ho criticato il mio paese e le persone che lo stanno governando, perché di solito chi critica viene considerato come un nemico e io non lo sono di certo.

Caro Babbo Natale, in realtà sono sempre più convinto che tu non esista ma continuo a scriverti perché sei la mia speranza di bambino. Come dice sempre mamma <<sono le persone libere e coraggiose ad avere il potere di cambiare il mondo, se solo riuscissero a capirlo>> e visto che stiamo parlando di un piccolo paese dovrebbe essere anche un po’ più facile.

 

Gerardo

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