Le risorse saranno destinate alla prima rilevazione statistica e alla vigilanza epidemiologica
Semaforo verde dalla Regione al contributo per avviare le attività legate al Registro dei tumori dell’Asl di Avellino. Il governo di Palazzo Santa Lucia, attraverso un decreto dirigenziale pubblicato sul Bollettino ufficiale, ha provveduto a liquidare 212.000 euro a favore dell’azienda sanitaria irpina.
<<La Regione Campania – recita il decreto – in relazione anche all’attuazione dei programmi legati alla risoluzione delle problematiche derivate dalla gestione dei rifiuti, ha pianificato lo sviluppo di attività di sanità pubblica e sorveglianza epidemiologica dello stato di salute della popolazione, attraverso l’attivazione di nuovi Registri tumori>>.
Le risorse serviranno per far partire <<l’attività di rilevazione del Registro tumori per la popolazione residente nel bacino di competenza dell’azienda sanitaria avellinese e il relativo studio di fattibilità per l’attivazione del registro stesso>>. Si metteranno in azione, dunque, misure per il monitoraggio dello stato di salute della popolazione, in relazione a fattori di rischio ambientale.
Negli ultimi tempi è venuta fuori prepotente la necessità di verifiche sui residenti di aree della città e della provincia, considerate particolarmente a rischio per la presenza di siti inquinanti. Basti pensare alla vicenda Isochimica, che tiene in ansia non solo la folta schiera di ex lavoratori dell’azienda ma anche la popolazione di Borgo Ferrovia. Una bomba ecologica sulla quale ha puntato i riflettori la Procura della Repubblica di Avellino. Discorso analogo per il vicino nucleo industriale di Pianodardine, dove pure la magistratura vuole vederci chiaro. Un appello in tal senso è stato lanciato dai sindaci della zona per avere un quadro preciso su eventuali potenziali pericoli per la salute di residenti.
Gli abitanti dell’area, che comprende i comuni di Prata, Pratola, Montefredane, Manocalzati e Avellino, sono preoccupati anche per la presenza delle eco balle stoccate da anni all’esterno dello Stir. Una montagna di immondizia, eredità delle continue emergenze del passato in Campania, accumulata in dodicimila cubi di cellophane. Un numero inferiore rispetto a quello che giaceva fino ad un paio di anni fa, quando la società provinciale Irpiniambiente riuscì a smaltire circa settemila eco balle.
Timori si registrano, inoltre, nella valle del Sabato, nella zona a confine tra le province di Avellino e Benevento, dopo le rivelazioni nell’ambito di alcune inchieste giudiziarie, relative a presunti sversamenti illeciti. Il decreto regionale, che liquida le risorse per l’Asl di Avellino, costituisce, dunque, una tappa importante per il traguardo del Registro tumori, più volte sollecitato da associazioni e forze politiche.
Analogo provvedimento è stato adottato da Palazzo Santa Lucia per le aziende sanitarie di Benevento e Napoli Nord.
<<Per queste Asl – ha spiegato Mario Fusco, responsabile del Registro Tumori della Regione Campania, nel corso di un forum al Mattino – sono stati già deliberati i Registri tumori, realizzati i database ed è stato fatto il primo corso di formazione, per cui a gennaio cominceranno a raccogliere i dati>>.
Dati che, secondo Fusco, saranno pubblicati, probabilmente, non prima di tre anni. Ancora: <<I Registri tumori sono fondamentali perché rilevano sul territorio l’andamento della patologia oncologica, quali sono le variabili, non solo il dato assoluto>>.
di m.l.
Il Mattino di Avellino 10.12.2013