Acqua Blog Evidenza News

Pavoncelli, entra la talpa e apre il cantiere.

Pavoncelli Bis

Inaugurata la macchina che opererà nel tunnel. Già usata nella Manica e nel metrò di Napoli

Il secondo cantiere d’Italia dopo la Tav viene benedetto con una messa nel giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori.
Caposele, galleria idrica Pavoncelli Bis. Sembra tutto pronto per l’avvio dei lavori. E’ arrivata, e si trova già davanti alla galleria, la cosiddetta <<talpa>>. E’ il mezzo che dovrebbe perforare la montagna. L’area dei lavori  è immensa, alle sorgenti del Sele c’è il Governo con il commissario Roberto Sabatelli. Non ci i No Pav invece. In mattinata gli attivisti posizionano uno striscione in segno di protesta ma durante la cerimonia tutto fila liscio. Tutto pronto? Forse.
C’è una sentenza del Tribunale delle Acque. Sentenza non ancora depositata.
Ma Sabatelli   appare tranquillo: <<Credo che non ci sia niente in sospeso.  La Pavoncelli Bis non intacca   sorgenti e acqua pubblica, quindi ritengo che l’organo non abbia competenza in materia. Detto questo, aspettiamo l’esito senza problemi. Sono sereno – ribadisce poi il commissario. Lo Stato ha fortemente voluto l’opera, ha investito milioni per la sua realizzazione. Non posso che eseguire quella volontà>>. E aggiunge: <<Il fatto che oggi nessuno stia protestando non mi meraviglia, avevo già rassicurato sull’impatto della galleria. Oggi con attrezzature moderne (sono alle sue spalle,ndr), si può parlare di sicurezza su ogni fronte>>. Così il consigliere comunale delegato, Pietro Cetrulo, spiega che gli stessi macchinari sono stati utilizzati nella Manica e per la metropolitana di Napoli. E allora la Puglia, stando alle dichiarazioni sul cantiere, aspetta fiduciosa l’acqua che passerebbe all’interno del traforo. In attesa della sentenza dunque. L’ex presidente del _DSC0109Parco dei Monti Picentini, il geologo Sabino Aquino, si dice stupito dalle parole di Sabatelli. Da sempre contrario alla galleria, Aquino afferma: <<Aspettiamo la sentenza e vedremo. Come mai tutto è slittato se la decisione non conta? Anche noi siamo tranquilli sull’esito, non penso che le macchine inizieranno a perforare>>. Il braccio di ferro continua. Ma almeno sul cantiere, come detto, ieri Caposele assiste di fatto a una cerimonia di inaugurazione. C’è anche il direttore dell’Arpac, Antonio Episcopo. <<Questa mattina è stata firmata una convenzione tra Agenzia e struttura commissariale governativa. L’Arpac monitorerà la Pavoncelli Bis prima, durante e dopo la realizzazione>>. Chiaramente raggiante il primo cittadino Pasquale Farina. <<Tutto sta andando secondo il volere dello Stato e il volere di Caposele. Le ultime elezioni hanno dato ragione a chi, come me, vuole lo sviluppo. La mancanza dei No Pav? I cittadini sono con noi, non le sembra?>>.
Certo, chi è all’interno del cantiere è certamente con il sindaco. Niente fa pensare a una nuova Val di Susa sul fronte del dissenso. O almeno, questo è emerso se si 1394371_375396755928405_1983400137_ntiene conto solo della mattinata di ieri. Soddisfatta anche la Filca Cisl, presente, con il segretario provinciale Mennato Magnolia.
<<A regime, e solo in questo cantiere, lavoreranno fino a 120 unità. Abbiamo insistito per la manodopera locale e l’impresa ha soddisfatto le richieste del sindacato. Riteniamo che occorra sempre tenere insieme due esigenze, il lavoro e l’ambiente. Crediamo che l’opera non danneggerà la natura, poi è chiaro che bisognerà vigilare>>. A Caposele, ieri sera c’è stato il consiglio comunale, il consigliere Cetrulo ha annunciato che una somma pari a 750mila euro verrà destinata al rifacimento delle reti idriche nel territorio comunale. E ha parlato di altre iniziative per la riqualificazione del fiume Sele. <<In cento anni nessuno l’aveva mai fatto>> Evidenzia. Certamente la recente strage delle trote, per motivi ancora oscuri, resta un giallo che fa discutere. Ma ora i dubbi principali sono rivolti al Tribunale superiore delle Acque Pubbliche, che accorpa i procedimenti promossi da Ato Calore Irpino, Parco dei Monti Picentini e Provincia di Avellino.

di Giulio D’Andrea
Il Mattino di Avellino 05.12.2013

Nel giorno di Santa Barbara la benedizione della Pavoncelli Bis

Sabatelli: <<Ad un anno di distanza i lavori entrano nel vivo. La talpa è pronta per il foro>>.

Don Vincenzo Malgieri, parroco di Caposele, ha benedetto ieri il cantiere della Pavoncelli Bis, la più grande opera pubblica dell’Italia meridionale, seconda sul territorio nazionale soltanto alla Tav. La santa messa celebrata ieri in occasione di Santa Barbara, protettrice dei minatori ha di fatto ufficializzato il montaggio della talpa e annunciato la trivellazione della montagna. Alla cerimonia religiosa e insolitamente spartana rispetto all’importanza dell’evento, celebrata all’interno della galleria in contrada Vallone delle Brecce, hanno preso parte il Commissario delegato di Governo Roberto Sabatelli, il direttore generale dell’Arpac Antonio Episcopo, i vertici della Vianini Spa e l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Pasquale Farina, dal suo vice Donato Cifrodelli e dal consigliere delegato dell’opera pubblica in questione, Pietro Cetrulo. Non altri rappresentanti istituzionali, né comitati ambientalisti, né politici. Ma soprattutto non una voce di dissenso rispetto a quello che voleva essere un “sottaciuto taglio del nastro” di un’opea pubblica contestata in realtà a tutti i livelli. L’imponenza della talpa, intanto, già posizionata per procedere nella attività di perforazione, richiama la grandiosità dell’opera deputata a sfidare la natura e a non intaccare l’armonia di delicati equilibri sistemici. Un lavoro che richiederà l’impegno di 120 operai, h 24, per quattro turni lavorativi e fino al 2016. Sulla riuscita dell’operazione non ha nessun dubbio il Commissario delegato di Governo Roberto Sabatelli, pronto a puntualizzare che “L’opera non darà nessun fastidio né alle sorgenti né a Caposele – ha spiegato – e non mi meraviglio che non ci siano manifestazioni di protesta”. La sentenza del Consiglio di Stato emessa il 4 giugno scorso ha chiuso la partita sul ricorso avviato per via giurisdizionale amministrativa, mentre resta in piedi la sentenza emessa il 28 gennaio scorso, e mai pubblicata del Tribunale Superiore delle Acque, chiamato in causa dall’Ato di Avellino.   Nonostante quest’ultimo “sospeso”,   i lavori di allestimento del cantiere sono partiti da circa un anno, a conferma  di una ferma volontà politica del Governo centrale. “Non c’è nessun sospeso: dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che fuga ogni dubbio sulla vulnerabilità sismica della galleria di adduzione, siamo tranquilli – continua Sabatelli. Inoltre non trattiamo acque pubbliche , ma un percorso già iniziato dall’Acquedotto Pugliese”. E poi ancora “Se anche la sentenza del Tribunale delle Acque fosse contraria per noi non cambierebbe nulla, perché la questione sarebbe regolamentata in Cassazione”. Nel ribadire che il compito assegnatogli dal Governo è quello di realizzare un’opera decisa altrove, Sabatelli argomenta come l’aggiunta dei 30milioni di euro ad un investimento stabilito precedentemente siano un segno evidente di una precisa volontà del Governo di portare a compimento il lavoro. “La portata della galleria sarà la stessa di quella precedente” rassicura – “Finora l’Aqp ha speso somme ingenti per interventi di manutenzione, così come la società è pronta ad assicurare che la galleria non darà alcun fastidio alle falde in quanto l’iniezione della macchina avrà la possibilità di impermeabilizzare il tracciato. E’ vero che il diametro della galleria sarà di 9metri cubi, ma questo non vuol dire che lo spazio sarà utilizzato per intero:  tutte le  sorgenti  che si incontrano lungo il tragitto non possono essere toccate e la portata dell’acqua alla Puglia resterà quella stabilita”.

di Elisa Forte
Ottopagine 05.12.2013

 

Lascia un commento