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SpaccaNapolitano

spaccanapolitanoIl legittimo sospetto che i partiti si stiano spaccando per fornire deputati e soprattutto senatori a sostegno di Capitan Findus Letta è più che legittimo. Alfano non è uno che il coraggio se lo può dare senza che qualcuno lo protegga. La scissione del pdl con un gruppo di residuati tossici è stata ispirata con tutta probabilità dal Colle a protezione del cocco di mamma Letta. Il nuovo che avanza ha l’odore dei cibi avariati. Solo pronunciare i loro nomi fa una certa impressione: Formigoni, Schifani, Lupi, Quagliarello, Giovanardi. La squadra vincente del Quirinale che fa il governo più compatto e più bello. A dar man forte ci sono anche i diversamente Montiani ispirati da Cicciobello Casini e i fuoriusciti, in realtà mai entrati, del M5S che, secondo voci di corridoio, potrebbero aumentare sempre in nome e gloria di Napolitano e Letta. I voti al Senato sono infatti come l’oro di Napoli, sono utili a chi li chiede, ma soprattutto a chi li dà. E come dimenticare i senatori a vita eletti da Napolitano, quattro voti sicuri per il Nipote? Questo governo spudorato che non caccia la Cancellieri in nome della stabilità, la stabilità dei morti e dei decrepiti, deve durare a qualunque costo, con qualunque mezzo. Lo ha deciso Napolitano. Vuolsi colà dove si puote. Letta è solo un pupazzo, come Alfano e le mosche cocchiere che formano una maggioranza che sembra un collage psichedelico in salsa europea. Questo governo non ha la legittimità popolare per governare. Il pdl e Scelta civica, che si sono presentati alle elezioni, si sono sciolti, le coalizioni che hanno avuto i voti per governare, e senza le quali Lega e Sel non sarebbero in Parlamento, si sono dissolte immediatamente dopo il voto, pdl e pdmenoelle hanno fatto una campagna elettorale un contro l’altro armati per poi fottere gli elettori e governare insieme. Alfano e la Cancellieri in qualunque altro governo occidentale si sarebbero eclissati il giorno dopo il rapimento della Shalabayeva e delle telefonate di famiglia ai Ligresti. Napolitano è il collante di questa situazione. Lui è responsabile dell’aborto delle Large Intese che oggi sono un colabrodo, lui è responsabile della sua rielezione che avrebbe dovuto rifiutare per dar spazio a un rinnovamento come poteva essere Rodotà. Spaccanapoli. Simm a Napule paisà.

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