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Coperture

fassinaDi fronte alla proposta di reddito di cittadinanza avanzata dal M5S, Fassina ha risposto con toni molto irati e con la più classica delle repliche: non c’è copertura.

Un reddito minimo e/o di cittadinanza, in varie forme, esiste in quasi tutta Europa ed è proprio una di quelle cose che ci chiede l’Europa: con una raccomandazione del 1992 e con una risoluzione del 2010.

Bersani l’aveva promesso in campagna elettorale, a fine gennaio. Di recente anche Sel ne ha fatto una proposta di legge, non diversissima da quella del M5S.

Tra gli altri, si è detto favorevole a forme di sostegno di questo tipo l’ex direttore di Confindustria Ignazio Cipolletta (non proprio Che Guevara) come misura per rilanciare i consumi e la crescita. Ah, anche il nuovo sindaco di New York è da sempre fra chi propone un ‘living wage’.

Insomma, capisco benissimo l’ira di Fassina: con questa proposta, il M5S ha fatto quello che il Pd avrebbe dovuto fare da molto tempo, da prima che il M5S esistesse. Anzi, è proprio una di quelle cose che, non avendole fatte, ha ‘creato’ il M5S.

Il problema di Fassina insomma non è che le finanze pubbliche non coprano la proposta. È che il M5S ha invece così coperto quello che – in un Paese normale – dovrebbe essere spazio naturale del Pd.

di Alessandro Gilioli
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it

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